Un annuncio e, a sorpresa, un nulla di fatto. Sulla proroga da 6 a 12 mesi del mercato tutelato per l’energia elettrica, ieri in Consiglio dei ministri si è verificato un piccolo giallo. La bozza di proroga annunciata in più occasioni e caldeggiata da più parti politiche, non stata presentata all’ordine del giorno. Un ripensamento, secondo quanto poi si è appreso, perché l’Unione europea avrebbe bocciato la proroga. Tutto ok, invece per le misure in aiuto dei cittadini alle prese con il fisco e per il ddl per il riconoscimento e la promozione delle zone montane.
Decreti fiscali le novità
Dai metodi di pagamento più snelli, alla riduzione degli ingorghi fiscali, fino alle maggiori tutele per i contribuenti. Le finalità della mini riforma fiscale sono state illustrate dal viceministro dell’Economia Maurizio Leo che ha sottolineato come i “due decreti legislativi che riguardano lo statuto del contribuente e gli adempimenti e versamenti, incluso il calendario delle dichiarazioni”. Da parte del vice ministro è stata rispettata la necessità di intervenire sulle sanzioni: “In Italia ci sono 5 tipi di sanzioni ma questo sistema va cambiato”. “Ci sono sanzioni amministrative disallineate rispetto al resto dell’Ue”, ha fatto presente Maurizio Leo, “le sanzioni ci devono essere ma non ho visto tanti contribuenti andare in galera per evasione quindi bisogna incidere sulle sanzioni accessorie che colpiscono di più il contribuente”.
Più tutele per i cittadini
Tra le novità nel rapporto tra cittadini e fisco, c’è la possibilità data ai contribuenti per ogni controversia e chiarimento di far valere le proprie ragioni. Inoltre si attuano delle semplificazioni per il pagamento delle tasse, si ampliano i termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, e sono ridotte le penalizzazioni. Le novità sono racchiuse nei due decreti legislativi dal titolo: “Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente” e “Razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari”. Le modifiche riducono la burocrazia in modo da rendere il rapporto tra cittadini ed enti esattori più equilibrato. Tra le principali innovazioni, una riguarda la dichiarazione precompilata resa più semplice e per tutti anche ai forfettari. Altra semplificazione – per i pagamenti – è la possibilità di usare il Pago Pa per i versamenti F24. Per le compensazioni di crediti d’imposta Iva, il limite per l’obbligo del visto di conformità del professionista scatta da 70mila euro e non più da 50mila, mentre per i crediti Irpef, Ires, Irap il limite sale da 20mila a 50mila. Si riduce la penalizzazione anche per i cittadini che commettono alcune sviste, ad esempio chi dimentica di indicare un credito d’imposta in dichiarazione non perde più il bonus.
Nuovo percorso dal 2024
Per alcuni adempimenti fiscali sono previste ora delle semplificazione. Decollerà ad esempio nel 2024 e per ora in via sperimentale, una modalità di presentazione semplificata della dichiarazione dei redditi precompilata per dipendenti e pensionati. “L’Agenzia delle entrate rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso”, si fa presente nel testo, “che possono essere confermate o modificate direttamente dai contribuenti in un’apposita area riservata del sito internet della predetta Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato”. “I dati confermati o modificati”, prosegue la nota dell’Agenzia, “vengono riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica”. Scatteranno con la riforma anche maggiori tutele del Garante della privacy in favore dei contribuenti.
Stop ingorgo dei pagamenti
Per evitare l’ingorgo dei pagamenti, altro tema più volte sollevato dalle Associazioni di categoria, da primo al 31 agosto e dal primo al 31 dicembre è sospeso l’invio da parte dell’Agenzia delle entrate di comunicazioni relative ai controlli automatizzati, controlli formali e liquidazioni delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata e delle lettere di compliance. Sempre per ridurre i problemi in termini di ingorgo di versamenti, ai contribuenti sarà anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap mentre per i soggetti Ires il termine è anticipato dall’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta all’ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta. La modifica sollecitata dalle imprese consente di anticipare il controllo delle dichiarazioni e, conseguentemente, l’erogazione degli eventuali rimborsi.
Nuove date dal 2025
Altro passo in avanti per le semplificazioni avverrà dal 2025 quando le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap potranno essere presentate a partire dal 1° aprile, fermo restando il termine del 30 aprile per la disponibilità della dichiarazione dei redditi precompilata. Analoga disposizione è prevista per il modello 770, che potrà essere presentato a partire dal 1° aprile fino al 31 ottobre di ciascun anno. La modifica decorre dall’anno 2025.
Cassetto fiscale più capiente
Nel Cassetto fiscale saranno inseriti più contenuti conoscitivi che l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei contribuenti, all’interno di apposita area riservata, servizi digitali per la consultazione e l’acquisizione di tutti gli atti e le comunicazioni gestiti dall’Agenzia. Nel Cassetto fiscale ci saranno anche i dati relativi ai ruoli e agli atti impositivi emessi dall’Agenzia delle entrate.
Promozione aree montane
Disco verde del Consiglio dei ministri al disegno di legge di promozione delle zone montane che disciplina, tra l’altro, una serie di agevolazioni per i docenti che prestano servizio presso le scuole di montagna. Si prevede infatti l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo ai fini delle graduatorie provinciali di supplenza per gli insegnanti “che abbiano prestato servizio nelle scuole di montagna, ricadenti in territori montani che presentino una situazione di particolare disagio socio – economico”.
Alla contrattazione collettiva nazionale sarà demandata la determinazione del punteggio aggiuntivo per le procedure di mobilità del personale docente interessato. Al personale scolastico che presta servizio nelle scuole di montagna sarà inoltre concesso un credito d’imposta per la locazione di immobili, così da ristorare una parte delle spese d’affitto sostenute. “Assieme al Ministro Calderoli, che ringrazio per la sensibilità dimostrata”, sottolinea il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “abbiamo portato avanti un’iniziativa improntata ad equità per garantire un maggiore presidio nelle zone di montagna. In maniera coerente anche con il piano d’interventi di Agenda Sud prosegue il nostro impegno a favore dei territori svantaggiati, affinché nessuno sia lasciato indietro. Tutti gli studenti d’Italia devono godere degli stessi servizi e delle stesse opportunità, a prescindere dal luogo in cui sono nati”.
Energia, Mercato tutelato niente proroga
Nella di fatto, invece, per quanto riguarda il filone energia, rinviata la bozza del nuovo decreto è con essa la proroga di altri sei mesi del mercato tutelato. Una scelta sollecita da più parti con l’obiettivo di dare più tempo al consumatore finale per prepararsi. Cancellate anche le norme in materia di concessioni per l’idroelettrico.
Rimane così la scadenza del 10 gennaio 2024, quando cesserà il mercato tutelato, cioè quelle forniture di energia elettrica e gas naturale con prezzi e condizioni contrattuali definite dall’autorità per l’energia, l’Arera, destinati ai clienti finali di piccole dimensioni quali famiglie e microimprese che non hanno ancora scelto un venditore nel mercato libero.