mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Esteri

Quasi 200 corpi decomposti trovati in una impresa di pompe funebri del Colorado

Quasi 200 corpi sono stati rimossi la scorsa settimana da un edificio del Colorado di proprietà di un’impresa di pompe funebri che aveva pubblicizzato “sepolture verdi”, che utilizzano pratiche e materiali eco-compatibili. Il numero di resti umani rinvenuto è risultato molto più elevato di quello che gli investigatori si aspettavano di trovare: i corpi sono stati immagazzinati in modo improprio, in condizioni che hanno portato a decomposizione e contaminazione. Allertati dalle segnalazioni di un odore putrido proveniente dall’edificio, gli agenti di Penrose hanno trovato una massa di corpi immagazzinati in modo improprio. Il Colorado Bureau of Investigation ha confermato, nella giornata di venerdì, che 189 corpi sono stati rimossi dall’impresa di pompe funebri ‘Return to Nature’ e portati all’ufficio del coroner della contea di El Paso. “Il numero totale dei deceduti potrebbe cambiare – ha affermato l’ufficio di presidenza -. Questo, man mano che i processi di identificazione e indagine proseguiranno”. Il personale del coroner della contea di Fremont lavorerà per confermare le identità e avvisare le famiglie. Non esiste una tempistica per completare questi passaggi.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

La Spagna identifica 212 combattenti tedeschi, austriaci e olandesi scomparsi durante la guerra civile spagnola

Valerio Servillo

Arrestato con l’accusa di stupro il figlio della principessa ereditaria norvegese

Stefano Ghionni

Bronzi di Riace, al via i preparativi per festeggiare i 50 anni dal ritrovamento

Anna Garofalo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.