Secondo Legambiente senza una strategia integrata e una visione d’insieme non sarà possibile adattarsi al nuovo scenario climatico. Nel V Forum Acqua, l’associazione ambientalista ha presentato i dati legati a una risorsa fondamentale per la transizione ecologica. Dal 2010 al 2023 1.855 eventi estremi si sono verificati in Italia, il 67% di questi aveva come protagonista l’acqua. Poiché il fenomeno riguarda tutto lo stivale, Legambiente chiede l’abbandono di una gestione della risorsa idrica che definisce a compartimenti stagni. Gli effetti del cambiamento climatico sono ormai innegabili: allagamenti, esondazioni, grandinate e siccità sono eventi meteorologici estremi causati dalla crisi climatica a cui però il nostro Paese sembra ancora dare delle risposte emergenziali.
Nuove proposte
Andrea Minutolo, responsabile scientifico di Legambiente, ha spiegato che “verranno presentate delle proposte che mirano ad avere un approccio integrato per portare la transizione ecologica dell’acqua a compimento. I tre asset su cui abbiamo ragionato sono conoscenza, qualità e integrazione. Conoscenza della quantità di acqua che abbiamo a disposizione, qualità della risorsa e delle progettazioni. Cosa ancora più importante sono le integrazioni: bisogna introdurre una cabina di regia nazionale, con tutti i soggetti che seguono il tema dell’acqua perché non è più possibile ragionare a compartimenti stagni”. Alle richieste di Legambiente fa eco Utilitalia che chiede di colmare il divario di investimenti nel settore idrico che persiste ancora in Italia rispetto alla media europea.