Nel corso del suo discorso sùbito dopo aver ricevuto il ‘Premio Francesco Cossiga per l’intelligence’ alla Camera dei Deputati, il Direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) Elisabetta Belloni ha espresso la preoccupazione per la continua azione di delegittimazione dei servizi segreti italiani. Secondo Belloni questa azione è dovuta principalmente a una carenza di conoscenza del pubblico sulle reali competenze e attività dei servizi: “Non parlerei di complottismo, ma penso che sia necessaria una promozione della cultura dell’intelligence” perché in base a questo tema bisogna operare in un’ottica di riservatezza: “Se parliamo di servizi segreti, segreti sono”. La Belloni ha espresso profonda commozione per il riconoscimento ricevuto, associando il suo nome a quello del Presidente della Repubblica emerito, di cui ha ricordato l’amicizia e l’affetto. Ha poi sottolineato l’importanza dell’intelligence per la sicurezza nazionale, affermando che “uno Stato democratico ha bisogno di servizi di intelligence efficaci”. Infine la Direttrice del Dis ha rimarcato l’importanza del perimetro giuridico dell’azione dell’intelligence, definendolo un valore e non un limite. Ha inoltre sottolineato il ruolo svolto dal Copasir e dal Parlamento nel controllo e nella vigilanza dei servizi segreti.
Cossiga secondo Gianni Letta
“Cossiga ha contribuito come pochi a riabilitare l’immagine e la condotta dei servizi segreti”, ha detto il Presidente del Premio del Gianni Letta che ha proseguito che la passione del politico sardo per l’intelligence nasceva “dalla convinzione che in democrazia il presidio primario basilare per la sicurezza delle istituzioni e la pacifica convivenza dei cittadini sia un ordinato e funzionante sistema di intelligence”. In merito al riconoscimento alla Belloni, l’ex Sottosegretario ha spiegato che “è animata dallo stesso senso dello Stato e rispetto delle istituzioni che animava lo stesso Cossiga”. Per il Presidente della Società Italiana di Intelligence Mario Caligiuri la Belloni è stata una persona che si è tangibilmente adoperata per divulgare la cultura dell’intelligence, per garantire il benessere dei cittadini e la sicurezza delle istituzioni”. Presente anche Giuseppe Cossiga, figlio del Presidente, che riferendosi alla Belloni ha parlato come una “pupilla di mio padre”.
Cultura dell’intelligence
Il Premio è promosso dal 2020 dalla Società Italiana di Intelligence e viene assegnato ogni anno a personalità che si siano particolarmente distinte per diffondere la cultura dell’intelligence in Italia. Le edizioni precedenti sono state assegnate a Carlo Mosca (2020), Paolo Savona (2021), ex Ministro e oggi presidente della Consob e Franco Gabrielli (2022).