In occasione dell’edizione 2023 di “Puliamo il Mondo”, iniziativa ambientale a livello internazionale conosciuta con il nome “Clean up the World”, in cui i volontari di tutto il mondo ripuliscono i propri territori, Legambiente e EY Foundation Onlus anche quest’anno hanno unito le forze con il progetto #betterWorld, lanciato insieme nel 2019 con l’obiettivo di rafforzare i legami tra colleghi, migliorare l’ambiente lavorativo e creare un ecosistema in cui l’efficienza professionale vada di pari passo con la sostenibilità ambientale. “Accoglienza, solidarietà e lotta alle disuguaglianze per realizzare un clima di pace e per accelerare sulla transizione ecologica”. Con queste parole chiave, Legambiente e EY hanno riconfermato il proprio impegno per la sostenibilità, partecipando all’iniziativa con numerosi appuntamenti che hanno coinvolto oltre 300 dipendenti EY e i loro familiari, in tutta Italia; Milano, Bari, Perugia, Genova, Bergamo, Napoli, Perugia e Bologna e Roma sono state le città dove in tre giorni, dal 22 al 24 settembre 2023, i volontari ambientali hanno ripulito le strade, le piazze, i parchi urbani, le spiagge e le sponde dei fiumi dall’incuria e dall’abbandono. “Solamente a Roma, Milano e Bari – ha reso noto EY – complessivamente sono state rimosse oltre 1,2 tonnellate di rifiuti”.
Tutela dell’ambiente e delle persone più deboli
Puliamo il Mondo, nota a livello internazionale come ‘Clean up the World’, è nata sotto i principi di rispetto per l’ambiente e la solidarietà, giungendo alla sua trentunesima edizione nel 2023. Tale iniziativa è l’occasione in cui Legambiente promuove ed implementa la rigenerazione di siti urbani e periurbani sottratti dalle comunità locali al degrado e all’abbandono di rifiuti. Anche quest’anno il progetto si arricchisce del messaggio “Per un clima di pace”, slogan coniato nel 2022 con l’intento di dimostrare come i cittadini, i volontari e le comunità aziendali possano sostenere una società che promuove la pace e il rispetto della diversità, rifiutando la guerra, ogni forma di violenza, di odio e discriminazione. Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha dichiarato: “Legambiente e EY sono d’accordo nel sostenere che la tutela dell’ambiente non implica solo pulizia di spazi urbani ed aree verdi, ma anche tutela delle persone, senza alcun distinguo di razza, religione o cultura. Significa proteggere le classi sociali più deboli sulle quali gli effetti, tra gli altri, della crisi climatica si abbattono più violentemente. Solo realizzando una giustizia climatica, che deve essere inevitabilmente anche giustizia sociale, è possibile rispondere in maniera concreta a tali problematiche”.
Guardare verso le nuove generazioni
Anche Massimo Antonelli, CEO di EY Foundation in Italia ha affermato: “Sono orgoglioso del progetto che da 5 anni stiamo portando avanti come EY Foundation Onlus, in collaborazione con Legambiente e che conferma l’impegno concreto delle nostre persone nel contribuire a costruire un mondo migliore; guardando alle nuove generazioni, vogliamo costruire un futuro sostenibile dove le persone possano dare un contributo importante. Grazie al programma di volontariato EY Ripples – aggiunge Antonelli – in cui rientra anche l’adesione a Puliamo il mondo, abbiamo l’occasione di affrontare le grandi sfide sociali e ambientali del nostro tempo trasformandole in opportunità per costruire un futuro migliore”.