All’alba di venerdì 22 settembre un’operazione anti-mafia denominata ‘Karpathos’, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, in stretto coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia, è scattata lungo tutto il territorio nazionale per l’esecuzione di 52 ordinanze di custodia cautelare. Le accuse nei confronti dei destinatari dei provvedimenti sono “associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, caratterizzate dalla disponibilità di armi”.
Impiegati 400 Carabinieri
Nella maxi operazione Karpathos, sotto la guida del Procuratore Gratteri, sono stati impegnati oltre quattrocento Carabinieri. Contestati anche i reati di rapina, di estorsione, di ricettazione, di riciclaggio e di intestazione fittizia di beni, aggravati dalle modalità mafiose. Nel dettaglio, dei cinquantadue indagati, trentotto persone sono state destinatarie di provvedimenti di custodia cautelare in carcere, sei sono stati disposti i domiciliari e per otto persone l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Un grande sforzo
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, commentando il blitz Karpathos ha dichiarato: “L’operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia, diretta da Nicola Gratteri, che ha portato all’arresto di 44 persone accusate di associazione a delinquere e di altri gravi reati, rappresenta l’ennesimo duro colpo alla criminalità organizzata. Ringrazio le autorità inquirenti e le forze dell’ordine – ha sottolineato Occhiuto – per questo straordinario impegno nel contrastare la ’ndrangheta. Lo Stato sta compiendo un grande sforzo nella lotta alle mafie”.