Il ministero degli Esteri ha iniziato il lavoro di definizione del contingente 2020/21 e l’Anief chiede di aumentare il numero dei posti di insegnante di sostegno, scorporandoli dai 674 posti di contingente previsti dal D.lgs 64/17 e di assegnare i posti di potenziamento alle scuole statali italiane. Il Maeci ha anche fornito i numeri sullo stato delle nomine per l’anno scolastico 2019/20 e informato che assieme al Miur sta lavorando ai nuovi bandi delle prove di selezione per la destinazione all’estero del personale scolastico.
L’Anief lancia l’allarme sulla gestione del sistema delle iniziative di promozione della nostra lingua e cultura e delle istituzioni scolastiche italiane all’estero e chiede che Miur e Maeci approvino immediatamente i bandi di concorso per le nuove prove di selezione.
Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, chiede “di prendere atto del fallimento del sistema di selezione previsto dal precedente bando di selezione.
È indispensabile che con il nuovo bando si superino i troppi, inutili e ingiustificati vincoli che hanno limitato enormemente la partecipazione alle prove da parte dei docenti.
Vincoli che non hanno consentito la formazione di graduatorie numericamente adeguate a durare sei anni, come prevede la legge, e che infatti si sono svuotate nel giro di pochi mesi.
Senza il superamento delle troppe condizioni imposte nel precedente bando, avremo ancora graduatorie troppo corte o addirittura vacanti”.
Salvatore Fina dell’Anief Estero, in linea con le recenti posizioni assunte dalla giurisprudenza amministrativa, sostiene che il servizio all’estero è da considerarsi una speciale mobilità territoriale, cioè una mobilità verso l’estero, e in quanto tale vada gestita attraverso le norme contenute nel Ccnl.
Anief chiede che il bando per le nuove prove di selezione del personale scolastico da destinare all’estero sia il frutto di un accordo sindacale che muovendo dal Ccnl superi l’intesa del 23 aprile 2018, sottoscritta dai sindacati confederali, abolisca il limite dei 25 punti minimi per accedere alle prove di selezione, riveda i titoli valutabili e preveda la possibilità di partecipazione al personale che ha già svolto o stia svolgendo servizio all’estero, diritto che va esteso e garantito anche a chi ha superato i sei anni di servizio all’estero.
Anief chiede che si facciano le prove di selezione per tutti i codici funzione, per garantire la formulazione di graduatorie per tutte le classi di concorso e per tutte le aree linguistiche, pronte e disponibili nel momento in cui si esauriranno quelle attuali, affinché sia garantito il diritto all’istruzione anche presso il sistema scolastico italiano all’estero. (Italpress)