Il 62,7% degli indicatori riguardo lo sviluppo sostenibile della Giordania analizzati dalla Seconda Revisione Nazionale Volontaria (che misura i progressi nell’attuazione dell’Agenda Onu 2030), riflettono tendenze positive e un migliore sviluppo in vari settori del Paese. Gli SDG (obiettivi di sviluppo sostenibile) che hanno ottenuto i maggiori progressi sono stati l’SDG 2 (fame zero), l’SDG 4 (istruzione di qualità), l’SDG 6 (acqua pulita e servizi igienico-sanitari), l’SDG 9 (industria, innovazione e infrastrutture), l’SDG 12 (produzione e consumo responsabili) e SDG 14 (vita sott’acqua), afferma il rapporto.
Lavoro e disuguaglianze
Gli indicatori associati all’SDG 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) e all’SDG 10 (riduzione delle disuguaglianze) hanno registrato i progressi minori. Il rapporto sottolinea che permangono varie sfide regionali e globali che impediscono il progresso verso il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. La traiettoria economica della Giordania continua a sperimentare l'”effetto di ricaduta” dei conflitti regionali e delle turbolenze che si sono verificate negli ultimi dieci anni, portando ad afflussi di rifugiati che hanno aumentato la pressione sulle sue infrastrutture e servizi, afferma il rapporto. Il tasso di crescita economica del Regno è diminuito dal 6,5% nel periodo tra il 2000 e il 2009 a circa il 2,4% nel periodo tra il 2010 e il 2019, mentre il rapporto debito pubblico/PIL è aumentato “drammaticamente”.