Il trentacinquenne Christopher Pelkey, residente nel Maine, negli Usa, era stato accusato di diversi reati, tra cui aggressione aggravata. Un crimine, quest’ultimo, che prevede una pena detentiva massima di 10 anni nel Maine. L’uomo era stato accusato da due donne: la prima per averla picchiata così forte da romperle l’osso pelvico, rendendola disabile. La seconda di averla soffocata al punto da non riuscire a respirare. In entrambi i casi, Pelkey si era dichiarato colpevole solo di alcuni reati minori. Il Tribunale lo aveva condannato a un breve periodo di carcere. Ora l’uomo sta tornando in tribunale, accusato da un’altra donna che ha detto di essere stata quasi strangolata da Pelkey che avrebbe anche aggredito il figlio della vittima, minacciando di ucciderli entrambi con un martello. “Mi ha quasi ammazzato – ha dichiarato Andrea Stevens -. Ha davvero bisogno di scontare la sua pena per quello che ha fatto”. Francine Garland Stark, Direttrice esecutiva della “Coalizione del Maine per porre fine alla violenza domestica”, ha affermato di non avere familiarità con i dettagli delle accuse, ma che i dettagli sembrano simili ad alcuni dei casi di violenza domestica più gravi, ovvero quelli che finiscono con la morte. “Questo tipo di storia è un campanello d’allarme – ha detto Stark -. Dobbiamo sapere che coloro che commettono più volte violenza domestica contro più persone, sono davvero pericolose e dobbiamo prenderle sul serio”.