Mentre è atteso il provvedimento del dicastero delle Imprese e del Made in Italy che dovrà stabilire i parametri per l’equo compenso, il presidente Cna Professioni, Fabio Massimo ha ribadito la necessità di istituire un tavolo di confronto permanente su questo tema presso il ministero con le associazioni aggregative di professionisti maggiormente rappresentative.
L’incontro con il Mimit
Nelle scorse ore Cna Professioni, insieme con le altre associazioni di rappresentanza di secondo livello iscritte nell’elenco del Mimit, ha incontrato il sottosegretario Massimo Bitonci insieme al direttore generale della Divisione III – Servizi e professioni del Mimit – Vincenzo Maria Morelli, con l’obiettivo di individuare i criteri generali e metodologici per giungere a un provvedimento condiviso e rappresentativo di gran parte delle professioni non organizzate in ordini e collegi.
Il supporto di Cna
“Su questo tema abbiamo sempre ritenuto fondamentale impostare il lavoro su un’ampia interlocuzione e confronto con le relative rappresentanze”, afferma il presidente Cna Professioni Fabio Massimo. “Ricordo che per equo compenso si intende la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, al contenuto e alle caratteristiche della prestazione professionale. Tenendo conto della varietà delle professioni e delle attività è sicuramente un’impresa non facile. Siamo, quindi, a disposizione del ministero per offrire un supporto in questa complicata e delicata operazione”, ha aggiunto. “Riteniamo pertanto che possa costituire un utile strumento per arrivare fattivamente all’obiettivo, e per monitorare e aggiornare nel tempo i parametri di riferimento, un tavolo di confronto permanente presso il ministero”, ha spiegato Fabio Massimo.