L’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro (Anmil), l’11 settembre prossimo incontrerà il Presidente della Repubblica, Mattarella e Papa Francesco, in due incontri privati, anche per celebrare l’80esimo anniversario della fondazione dell’Associazione. “Lo faremo con la pena nel cuore”, ha raccontato il presidente Zoello Forni, e porteremo al Papa e al Presidente la sofferenza delle famiglie che ieri hanno perso i loro cari nell’incidente di lavoro a Brandizzo. “Come è sempre doveroso fare”, ha detto Forni, “attenderemo i risultati delle indagini per capire le responsabilità, ma in tragedie come questa in cui lo sgomento è sopraffatto solo dal dolore e dall’incredulità di come possano ancora accadere simili incidenti, vogliamo far sentire la nostra vicinanza alle famiglie dei 5 operai morti questa mattina delle quali conosciamo la sofferenza che stanno vivendo”.
Non si parli di fatalità “Ma più di tutto chiediamo rispetto per queste vittime affinché nessuno in questa terribile vicenda parli di fatalità o di morti bianche, perché la sicurezza in questi ambiti lavorativi deve essere sempre al primo posto e non può ammettere leggerezze”. L’Anmil ha annunciato che si costituirà parte civile per capire fino in fondo cosa sia successo “perché la sicurezza deve appartenere a tutti”, così come è stato fatto negli incidenti di Pioltello, Corato e Viareggio. “Lo dobbiamo alle vedove, ai genitori e ancor più ai loro figli che non vedranno i loro padri tornare a casa per un incidente che è una strage annunciata e l’ennesima dimostrazione della pericolosità dei lavori di manutenzione sulla rete ferroviaria”, prosegue il presidente di Anmil, che aggiunge: “la vicinanza di istituzioni e cittadini ci deve far riflettere tutti su cosa è veramente necessario fare perché queste stragi finiscano e la vita e la salute dei lavoratori vengano messe al centro dell’economia.”
Anmil, 800mila titolari L’Anmil è nata nel 1943 ed è attualmente riconosciuta come un ente morale con personalità giuridica di diritto privato, cui è affidata la tutela e la rappresentanza delle vittime di infortuni sul lavoro, delle vedove e degli orfani dei caduti (Dpr 31 marzo 1979). Dal 1° maggio 1999 è entrata nel Consiglio di Indirizzo e Vigilanza (CIV) dell’Inail quale unico rappresentante degli invalidi del lavoro. Attualmente l’associazione conta 350mila iscritti e rappresenta una categoria composta da oltre 800mila titolari di rendita, tra infortunati sul lavoro, vedove ed orfani di caduti sul lavoro. La sede centrale è a Roma, ma ci sono anche 21 sedi regionali, 105 sezioni provinciali, 200 sottosezioni, 500 tra delegazioni comunali e fiduciari.