mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Turismo

Turismo, risparmi fino al 70% per chi parte a settembre

Assoutenti ha realizzato uno studio sul turismo mettendo a confronto le tariffe di agosto con quelle in vigore a settembre in alcune note località turistiche italiane. Secondo lo studio se le vacanze di agosto sono state all’insegna dei rincari di prezzi e tariffe, chi sceglie il mese di settembre per trascorrere le ferie estive risparmia dal 35% al 70%, grazie al crollo dei prezzi nel settore del trasporto aereo, delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari. Chi è andato in vacanza ad agosto ha dovuto subire rincari del +21,9% su base annua per i voli nazionali, mentre i voli internazionali sono cresciuti su base mensile del +9%, spiega Assoutenti, che ha rielaborato gli ultimi dati Istat sull’inflazione nel comparto turistico.  I pacchetti vacanza sono rincarati del +17% su anno e le tariffe di alberghi, motel, pensioni del +12,2% (+5,6% villaggi vacanze, campeggi, ostelli). Anche i biglietti dei treni sono saliti su base annua, con un incremento pari al +4,2%, mentre i traghetti in un solo mese hanno subito un rincaro “monstre” del +27,1%. Autobus e pullman +4,4% su anno.

Calo dei prezzi

Ma se i cittadini che sono andati in ferie ad agosto hanno subito il peso maggiore dei rincari, la situazione cambia radicalmente per chi sceglie settembre come mese delle proprie vacanze. L’indagine di Assoutenti rivela come i prezzi di biglietti aerei e listini delle strutture ricettive subiscano un vero e proprio abbattimento subito dopo agosto. Ad esempio, per una settimana a Gallipoli dal 9 al 16 settembre una famiglia di 4 persone, considerando volo più hotel, spende fino al 70% in meno rispetto agli stessi servizi acquistati ad agosto. Per le mete più gettonate della Sardegna il risparmio va dal 35% al 50%, mentre per la Sicilia si arriva al -60% su agosto.

Una “tassa sulle vacanze”

“I rincari nel comparto turistico hanno rappresentato quest’anno una vera e propria ‘tassa sulle vacanze’, aumenti spesso ingiustificati e frutto di mera speculazione. Gli operatori sono stati però puniti perché, come attestano i dati ufficiali, nella settimana centrale di agosto i prezzi troppo alti hanno allontanato i turisti e le strutture non hanno registrato il tutto esaurito. A causa di questa situazione gli italiani da un lato hanno ridotto i giorni di villeggiatura, dall’ altro guardano sempre più verso mete estere come Albania, Spagna e Croazia che garantiscono maggiore convenienza. Un segnale che il governo e gli operatori del settore farebbero bene a non sottovalutare”, denuncia il presidente di Assoutenti Furio Truzzi.

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