La giunta regionale abruzzese, su proposta dell’assessore alla Salute Nicoletta Verì, ha approvato l’adesione della Regione al Polo Strategico Nazionale (Psn), un provvedimento che segna un ulteriore punto di svolta nell’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche a servizio del sistema sanitario, con l’obiettivo di potenziare la fruizione dei servizi telematici on line per i cittadini utenti, migliorare la sicurezza dei dati sanitari critici e strategici e ottimizzare i flussi informativi sul territorio per poter programmare meglio le scelte amministrative.
Un percorso iniziato nel 2021
“Un percorso iniziato già dal Governo regionale nel 2021, attraverso un imponente processo di adeguamento sul fronte dell’innovazione. L’Abruzzo scontava anni di ritardi legati a scelte del passato, anni che stiamo recuperando con una serie di atti iniziati con il piano della sanità digitale, cui sono seguite iniziative specifiche di qualificazione tecnologica, come ad esempio i servizi on line, l’anagrafe vaccinale, il sistema di gestione degli screening, la cartella unica regionale, il fascicolo sanitario. Purtroppo, i recenti attacchi hacker hanno imposto di accelerare i processi e oggi, con questa delibera, compiamo un altro passo importante nella direzione intrapresa della piena transizione digitale: sul Psn sarà possibile migrare tutti i dati sanitari su un sistema cloud avanzato, che garantisce maggiore sicurezza, stabilità e interoperabilità dei sistemi della pubblica”, spiega Verì. Rimodulazione delle risorse progetto sarà finanziato con la rimodulazione delle risorse oggi gestite per questi scopi dalle Asl in forma disaggregata e consentirà di potenziare i servizi sanitari in ambito vaccinale, oncologico, della salute mentale, sportivo, farmaceutico e veterinario. Un’attenzione particolare sarà dedicata all’evoluzione dei servizi on line al cittadino. “Il Polo Strategico affiancherà i nostri uffici nella fase della transizione al cloud, fornendo tutto il supporto necessario alla transizione verso il nuovo sistema, che permetterà all’amministrazione regionale di disporre di un flusso di informazioni utili anche per rafforzare i servizi sanitari sul territorio, garantire equità di accesso alle cure, promuovere la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo delle competenze del personale sanitario”, continua l’assessore.