martedì, 17 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Il caos ai valichi di frontiera mette a rischio la conservazione delle merci alimentari

l caos ai valichi di frontiera, come quello in atto tra Italia e Francia a causa della chiusura dell’autostrada del Frejus (che riaprirà tra circa una settimana) per una frana dovuta al maltempo dei giorni scorsi, mette a rischio la conservazione di alcune merci delicate (frutta, verdura, formaggi e prosciutti in primis) che per il loro corretto mantenimento hanno la necessità di essere ‘consegnate’ quanto prima nei negozi. Insomma, il rallentamento del traffico è un dato che non va sottovalutato secondo la Coldiretti, tenendo presente che dal traforo del Monte Bianco (è di ieri la notizia dello slittamento dei lavori di ristrutturazione) al Frejus circolano circa 2/3 dei prodotti agroalimentari del Made in Italy esportati in Europa.

Gravi carenze

“A risentire maggiormente è la circolazione su gomma lungo le frontiere”- spiega Coldiretti- “solo in Italia l’88% delle merci è interessato da questa modalità di trasporto, è dunque necessario affrontare l’emergenza per poi investire sulla logistica in termini infrastrutturali sui trasporti via terra, via mare e via aerea creando interconnessioni fra i vari hub che permettano di accorciare tempi di consegna e tagliare costi inutili”, e aggiunge: “Complici le criticità del settore logistico nazionale, si rischia di favorire la concorrenza straniera, soprattutto spagnola, danneggiando l’export agroalimentare italiano che ha raggiunto i 60,7 miliardi nel 2022.”

I costi del trasporto in Italia

Secondo Coldiretti in Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro, ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est come la Lettonia, la Romania o la Polonia.

Logistica settore cruciale

Per gli operatori economici Italiani – conclude Coldiretti – “si tratta di un aggravio superiore dell’11% rispetto alla media europea e ostacola lo sviluppo del potenziale economico del Paese, in particolare per i settori per i quali il sistema della logistica risulta cruciale, come nel caso del sistema agroalimentare nazionale, punta di eccellenza dell’export Made in Italy”.

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