Il Capo del Dipartimento Pesca della Flai Cgil Antonio Pucillo allʻattacco dellʻesecutivo in merito allʻinvasione dei granchi blu. “Abbiamo appreso dai giornali che il governo ha stanziato risorse per venire incontro alle imprese, indennizzi per un valore complessivo di 2,9 milioni di euro. Ma nulla sappiamo di come si interverrà per sostenere lavoro e lavoratori, del resto il ministro Lollobrigida non ha mai coinvolto le organizzazioni sindacali nelle riunioni sul tema, che si sono svolte presso il Masaf prima della pausa estiva e anche ieri”.
“L’invasione dei granchi blu – spiega Pucillo – impatta su un settore che abbraccia diversi modelli contrattuali, aziende che applicano quello dell’industria alimentare, altre l’agricolo, o ancora quello degli allevamenti, tutte quante coinvolte da questo fenomeno con risvolti sociali importanti. L’invasione dei granchi impatta fortemente anche sul settore della pesca, che non ha nessun ammortizzatore sociale, la Cisoa pesca sembra uscita dai radar di questo governo. È un problema che non riguarda solo l’alto Tirreno, ma l’intero paese con considerevoli ricadute sociali, eppure nessuna risposta è stata data se non lo stanziamento di contributi per le imprese”.
La preoccupazione
“Siamo preoccupati per le migliaia di pescatori e altrettanti soci di cooperative impegnati sia nell’allevamento che nella trasformazione e nella pesca, di cui non sentiamo parlare – conclude Pucillo –. Non esistono solo imprese e granchi blu, ma anche i lavoratori. E la soluzione non può essere certo quella dei venti euro giornalieri come avvenuto per i periodi di fermo biologico dello scorso anno. Serve un ammortizzatore sociale strutturato, che risponda alle necessità dei pescatori. Soprattutto, se l’impegno, più volte manifestato dal ministro, è quello di rilanciare il settore della pesca, sarebbe utile convocare un tavolo per rispondere anche ai lavoratori e discutere dei danni all’economia del settore ittico. Non tutti i mali vengono necessariamente solo per nuocere, il granchio blu può essere trasformato in ricercata risorsa alimentare, utilizzato sia dal punto di vista farmaceutico che industriale. Un’ invasione che, se ben gestita, può essere trasformata in una risorsa”.