venerdì, 15 Novembre, 2024
Ambiente

Rifiuti urbani, nuove regole. Besseghini (Arera): più recupero

Adeguamento delle tariffe dei contratti di servizio in base all'inflazione

Pronte le regole per il nuovo  “pacchetto rifiuti”. Si tratta dell’aggiornamento dei contratti di servizio tipo con un adeguamento delle tariffe in base all’inflazione. Ritocco che l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) giudica pienamente “sostenibile”.
I cittadini dovranno rispettare le norme decise dall’Arera, che sono indicatori di efficienza e trasparenza, mentre il cambio delle tariffe permetterà anche la  copertura dei costi dei rifiuti raccolti in mare.

Le nuove disposizioni

L’Autorità ha varato quattro delibere di riforme nel settore dei rifiuti urbani. Le nuove regole danno seguito alle recenti previsioni normative per il riordino dei servizi pubblici locali, per la tutela della concorrenza, per le operazioni “Salva mare” e per favorire l’economia circolare. Norme che devono tenere conto del principio comunitario della responsabilità estesa del produttore (Epr).

Rifiuti risorsa economica

Con queste delibere, spiega l’Autorità ha regolato alcuni elementi di “notevole rilevanza per il funzionamento del sistema di gestione dei rifiuti, accompagnando una transizione che vede i rifiuti sempre più come una risorsa economica da valorizzare attraverso la raccolta differenziata, il riciclo e il recupero e che vede gradualmente ridursi la percentuale di rifiuti da considerare scarto inutilizzabile”. “L’Autorità ha ritenuto necessario mettere a disposizione del Paese un ampio pacchetto di riforme relativo al settore dei rifiuti”, osserva il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, “consolidando un quadro regolatorio che va progressivamente definendosi. L’economia circolare, per rendere tangibili i benefici che i cittadini ne possono ricavare, necessita di una sempre maggiore efficienza delle attività gestionali e di una crescente qualità del materiale avviato a recupero”.

Nuovi contratti di servizio

Con la delibera 385 l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha dato il via al contratto di servizio per la regolazione dei rapporti tra ente affidante e soggetto gestore. Con questa delibera, secondo la visione dell’Arera sono stati disciplinati i contenuti minimi essenziali del contratto di servizio, volti ad assicurare, per tutta la durata dell’affidamento, l’assolvimento degli obblighi di servizio pubblico, nonché l’equilibrio economico-finanziario della gestione secondo criteri di efficienza, promuovendo il progressivo miglioramento dello stato delle infrastrutture e della qualità delle prestazioni erogate.

Raccolta differenziata

Con la delibera 387 si introduce il monitoraggio di nuovi indicatori di efficienza delle attività di recupero e smaltimento. L’Arera propone un approccio graduale che tiene conto delle condizioni di partenza e dell’eterogeneità del parco impiantistico disponibile. È stato introdotto un primo set di indicatori che consentirà di monitorare le rese quantitative e qualitative della raccolta differenziata. “Questo al fine di promuovere una maggiore efficacia nelle successive attività di riciclaggio del materiale”, spiega l’Autorità, “Il set di indicatori si completa con altri, legati all’affidabilità e alle performance delle infrastrutture degli impianti di trattamento, prevedendo – dal 1° gennaio 2024 – specifici obblighi di monitoraggio e trasparenza”.

Aggiornamento tariffario

Sempre seguendo il filo delle delibere con la 389 sono state definite le regole per l’aggiornamento biennale 2024-2025 delle predisposizioni tariffarie, confermando l’ impostazione generale del metodo tariffario rifiuti MTR-2 (delibera 363/21). Inoltre le tariffe sono adeguate anche per rispettare quanto statuito dal Consiglio di Stato, con la recente sentenza n. 7196/23 sulla trattazione dei costi afferenti alle attività di prepulizia, preselezione o pretrattamento degli imballaggi plastici provenienti dalla raccolta differenziata, in tal modo garantendo l’affidabilità del nuovo quadro regolatorio. Sono stati quindi introdotti criteri tariffari che, secondo l’Autorità “preservano un quadro di riferimento stabile, nel rispetto dei principi di recupero dei costi efficienti di investimento ed esercizio e di non discriminazione degli utenti finali”.

Inflazione e aumenti

Al tempo stesso, osserva l’Arera, sono state introdotte misure per dare: “adeguata copertura ai maggiori oneri sostenuti negli anni 2022 e 2023 a causa dell’inflazione, salvaguardando l’equilibrio economico-finanziario delle gestioni e la continuità nell’erogazione del servizio, assicurando comunque la sostenibilità della tariffa all’utenza”. Nella medesima delibera si sono introdotte misure per il monitoraggio del grado di copertura dei costi efficienti della raccolta differenziata.

Rifiuti raccolti in mare

Infine con la delibera 386 è stato istituito in particolare un meccanismo perequativo dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune. Il meccanismo, in coerenza con quanto stabilito dalla legge 60/22 cosiddetta legge “Salva Mare”, riguarda anche le campagne di pulizia ed è finalizzato, fa presente l’Autorità, “a distribuire sull’intera collettività nazionale i relativi oneri, assicurandone la copertura con una specifica componente, che entrerà a far parte delle voci della tassa sui rifiuti oppure della tariffa corrispettiva”.

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