Il Marocco deve continuare a unire gli sforzi con le organizzazioni internazionali e gli sforzi regionali per combattere l’inquinamento da plastica che danneggia anno dopo anno sempre di più l’ambiente che ci circonda. A sostenerlo è il ministro marocchino per la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile Leila Benali, durante il suo intervento al Dialogo ministeriale sulle politiche di “protezione della salute umana e dell’ambiente contro gli effetti nocivi dell’inquinamento da plastica in Africa”.
Gravi perdite economiche
L’inquinamento da plastica è ora una grande sfida per l’umanità a causa dei danni che provoca all’ l’ambiente e agli ecosistemi, ha osservato il ministro, rilevando che questo inquinamento provoca gravi perdite economiche, in particolare in settori vulnerabili come la pesca e il turismo. Certo, l’Africa produce solo il 5% della plastica nel mondo e ne consuma il 4%. Tuttavia, il continente ne ha subito le conseguenze, ha detto Benali, sottolineando che se non verranno messe in atto misure adeguate, la produzione e il consumo di plastica dovrebbero aumentare a livello globale e in Africa nei decenni a venire.
Accordo internazionale
Di fronte a questa sfida, la comunità internazionale si è impegnata ad avviare negoziati per l’adozione di un accordo internazionale giuridicamente vincolante entro il 2024 sull’inquinamento da plastica nell’ambito dell’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente, ha affermato il ministro. “Siamo lieti che le discussioni sulle questioni sostanziali, sulla portata e gli obiettivi, gli obblighi, le misure volontarie e di controllo, nonché le modalità di attuazione siano già iniziate e che dobbiamo disporre di una bozza zero del trattato per le discussioni al 3° incontro il prossimo novembre, sul suolo africano”, ha affermato Benali, aggiungendo che queste discussioni sostanziali “richiedono a noi come Africa di garantire che questo accordo contribuirà a rafforzare i sistemi di gestione dei rifiuti, l’accesso a finanziamenti adeguati, il trasferimento di tecnologia e lo sviluppo di capacità, soprattutto nel nostro Continente”.
Piano regionale africano
Il Ministro ha inoltre sottolineato la necessità di lavorare per un Piano regionale africano che tenga conto delle esigenze e delle specificità dell’Africa e fornisca orientamenti strategici per una migliore gestione dei rifiuti di plastica e una transizione verso un’economia circolare in Africa, garantendo allo stesso tempo la creazione dell’occupazione e dello sviluppo economico dei nostri Paesi in linea con l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e l’agenda 2063 “l’Africa che vogliamo”. La signora Benali ha anche chiesto il miglioramento dei sistemi per la raccolta di informazioni e la produzione di dati affidabili sul continente (quantità prodotte, tipi, metodi di gestione dei rifiuti, ecc.).