“Gli effetti del Coronavirus stanno incidendo pesantemente sull’economia romana e in particolare sul turismo, occorre correre ai ripari il prima possibile. Chiediamo al Governo di mettere in atto delle misure che possano sostenere i settori più colpiti, quali turismo, commercio e ricettivita’”. È quanto si legge in una nota dela Cna Roma a proposito dell’allarme sul virus cinese.
“Il sistema produttivo romano, insieme ad artigiani e commercianti, è fortemente provato dalla crisi: solo nel Centro Storico registriamo 10.000 negozi chiusi, anche a causa del caro affitti. Per questo, torniamo a mettere l’accento sul ripristino della cedolare secca che rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per le nostre imprese, adesso più che mai.
In quest’ottica, quindi, anche l’estensione della flat tax fino a 100mila euro diventa una misura da prendere assolutamente considerazione per sostenere l’economia dei nostri territori”.
“La CNA chiede inoltre, alla Camera di Commercio di Roma di istituire quanto prima un Osservatorio in grado di valutare i reali danni provocati dai mancati arrivi dei visitatori asiatici nella nostra città, da sempre una delle mete più gettonate dal turismo orientale”, commenta così il Presidente della CNA di Roma, Michelangelo Melchionno.
I dati pubblicati ieri nel report della banca giapponese Nomura parlano chiaro: considerato il basso tasso di crescita dell’economia italiana, è prevista l’entrata in recessione con un Pil in calo dello 0,01% nel 2020, ma il proseguire degli effetti della crisi da Coronavirus a lungo andare potrebbero rivelarsi davvero disastrosi, con una prospettiva anche di un -0,9%” conclude la nota. (Italpress)