Ada Deer, stimata leader dei nativi americani del Wisconsin e prima donna a guidare il Bureau of Indian Affairs, è morta all’età di 88 anni, per cause naturali. Lo hanno confermato i membri della sua famiglia. Era entrata in un hospice il mese scorso. “Ha passato la scorsa notte in pace circondata dai suoi cari – ha detto suo nipote Joe Deer -. Ci manca, ma ha condotto una vita bellissima”. Nata il 7 agosto 1935 nella riserva dei Menominee a Keshena, nel Wisconsin, Deer è ricordata come una feroce sostenitrice della sovranità tribale. “Ada era una di quelle persone straordinarie che voleva cambiare il mondo e poi avrebbe fatto in modo che fosse il suo lavoro e il lavoro di tutti gli altri a fare in modo che cambiasse – ha affermato il suo figlioccio Ben Wikler, Presidente del Partito Democratico di Wisconsin -. Ha portato l’America a un livello senza precedenti di sovranità tribale”. La Deer è stata il primo membro della tribù Menominee a laurearsi presso l’Università del Wisconsin-Madison ed è diventata la prima nativa americana a ottenere un master in assistenza sociale presso la Columbia University. All’inizio degli anni ’70 organizzò movimenti politici che combattevano contro le politiche che annullavano i diritti dei nativi americani. La tribù Menominee fu posta sotto il controllo di una società nel 1961, ma gli sforzi di Deer portarono il Presidente Richard Nixon nel 1973 a ripristinare i diritti della tribù e ad abrogare le politiche di cessazione. Subito dopo è stata eletta capo del Menominee Restoration Committee e ha iniziato a lavorare come docente di studi sugli indiani d’America presso l’Università del Wisconsin. Si è candidata senza successo per due volte alla carica di Segretario di Stato del Wisconsin e nel 1992 ha perso la candidatura per diventare la prima donna nativa americana eletta al Congresso degli Stati Uniti.