“Dall’alluvione di maggio a oggi ci sono state solo tante spese da affrontare e mancati guadagni per le produzioni del settore agricolo in Emilia-Romagna e tutto ciò pregiudica la tenuta del sistema. Le imprese del settore primario hanno bisogno di liquidità. Sarà un Ferragosto amaro per tanti agricoltori. I problemi si aggravano giorno dopo giorno, i conti non tornano e le aziende agricole sono davvero in carenza di ossigeno”. È questo il quadro tracciato sulla situazione economica degli agricoltori in Emilia-Romagna da Luca Gasparini, direttore di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini.
Incognite sui ristori
“Ci sono ancora tante, troppe, incognite sui ristori post alluvione. Le imprese agricole non hanno potuto vendere le loro produzioni come programmato perché travolte da acqua, fango e dalle frane, mentre quelle scampate dall’alluvione hanno dovuto fare i conti con gelate, grandine, vento, attacchi di insetti e di fitopatie. È un’annata nefasta con raccolti ai minimi e un mercato in difficoltà che non remunera come sperato i pochi volumi salvati, che sia ortofrutta o colture estensive come quelle cerealicole. I bilanci aziendali si stanno appesantendo, perché nel frattempo restano tutti gli adempimenti e le ingenti spese per il ripristino dei campi alluvionati o dei danneggiamenti alle strutture aziendali. In campagna gli imprenditori agricoli hanno messo mano alle loro riserve per cercare di non pregiudicare il futuro delle loro aziende, confidando in un aiuto dello Stato davanti a un fenomeno dalla portata storica”, prosegue Gasparini.
Il Fondo Agricat
Ad oggi non è ancora chiaro come arriveranno questi aiuti e in che misura saranno coperti i danni. A oggi ci sono solo 100 milioni sul fondo Agricat, mentre la legge nazionale 102/2004 ha storicamente liquidato non più del 40% delle produzioni perse per avversità atmosferiche. Ma le nostre aziende hanno subito anche danni alle strutture e ai macchinari, come verranno coperti? Agricat definisce valori indice per la definizione delle perdite economiche e dei risarcimenti erogabili che, per esigenze di bilancio, vengono poi erogati solo in una minima percentuali. Visto che dal Governo sono arrivate promesse di ristori completi ai danni degli agricoltori, ci aspettiamo quanto meno la liquidazione dei valori indice” conclude Gasparini.