La Regione Toscana, attuando il Piano di gestione ‘Vespa velutina 2023’ per la neutralizzazione del cosiddetto calabrone a zampe gialle, realizzerà in tutta la Toscana un sistema di monitoraggio della presenza della specie invasiva e al contempo darà corso all’attività di distruzione dei nidi, individuati anche con tecniche sperimentali. Per farlo, considerate le difficoltà legate al contenimento dell’espansione della Vespa velutina e per massimizzare l’efficacia dell’intervento, la Regione si avvarrà della collaborazione sia delle istituzioni scientifiche (l’Università di Pisa, col Dipartimento di Scienze veterinarie e Dipartimento di Biologia e l’Università di Firenze, col Dipartimento di biologia) che in questi anni hanno svolto attività di ricerca sulla specie, sia delle associazioni apistiche maggiormente rappresentative già individuate per l’attuazione degli interventi relativi al settore apicoltura del quinquennio 2023-2027.
In Italia dal 2012
La Vespa velutina è una specie originaria dell’Asia sud-orientale comparsa in Europa nel 2004, probabilmente introdottasi con merci, che ha raggiunto l’Italia nel 2012; la prima segnalazione nell’area nord della Toscana risale al 2017. La vespa velutina rappresenta un pericolo molto significativo per l’apicoltura poiché essa è in grado di attaccare l’alveare annientando molte api in poche ore, allo scopo di nutrire la prole. Tale predazione comporta un forte indebolimento delle famiglie di api con ridotta produzione di miele e degli altri prodotti dell’alveare, nonché un pericolo per l’impollinazione e per la biodiversità dell’ecosistema. Le associazioni di apicoltori presenti sul territorio, in collaborazione con l’Università di Firenze e Pisa, insieme al Centro CREA Agricoltura e Ambiente di Bologna e al gruppo Stop-Velutina, già da anni monitorano la presenza di questa specie aliena sul territorio regionale, valutando le più appropriate strategie di controllo per contrastare l’ulteriore espansione. Tuttavia, nonostante gli sforzi, in Italia la presenza di Vespa velutina risulta essere in costante aumento.
Minaccia da combattere
La Vicepresidente e assessora all’Agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ha spiegato: “Con questo provvedimento, risultato di un notevole sforzo dal punto di vista tecnico, vogliamo mettere in atto uno strumento a supporto degli apicoltori del territorio, per intensificare la lotta contro una specie invasiva, che sta minacciando il patrimonio apistico regionale e le relative produzioni. In questo modo intendiamo dare una risposta concreta ad una delle minacce più insidiose per la nostra apicoltura, le cui produzioni sono state già duramente ridotte in questi anni, a causa degli effetti del cambiamento climatico”. In merito alle risorse stanziate dal Governo per la realizzazione del Piano, la Saccardi ha precisato: “Con l’attuazione del Piano di gestione di questa specie antagonista, intendiamo essere vicini agli apicoltori toscani, destinando per il 2023 centomila euro di risorse stanziate dal governo, così da ridurne l’impatto sull’ecosistema e sul patrimonio apistico del territorio”.