L’organizzazione non governativa Alarm Phone ha reso noto che 63 migranti richiedenti asilo in difficoltà a largo del Mar Mediterraneo sono stati soccorsi e portati a Malta e Catania. Altre 27 persone sono state messe in salvo dalla petroliera NS Lion e dalla nave commerciale Seastar Victory. Non si hanno invece notizie di altre tre imbarcazioni partite dalla Libia e di 18 imbarcazioni partite dalla Tunisia.
L’inchiesta pubblica
Nel frattempo, Amnesty International sta esortando Malta ad avviare un’inchiesta pubblica indipendente sulle violazioni dei diritti dei migranti e dei rifugiati in mare nella sua zona di ricerca e salvataggio, tra le forti preoccupazioni per l’incapacità di Malta di salvaguardare tali diritti. L’Ong internazionale ha lanciato la sua richiesta di un’inchiesta, presentando le sue osservazioni in vista dell’Esame periodico universale (UPR) di Malta che si svolgerà a gennaio-febbraio 2024. Nelle sue osservazioni, ha sottolineato l’ONG, c’è la necessità di un’azione tempestiva in quanto ha osservato che “la portata e la gravità delle violazioni dei diritti umani contro rifugiati e migranti documentate nel periodo in esame indicano che c’è stata una marcata regressione riguardo la tutela dei loro diritti”.