Dal 1 luglio, il Gruppo Volkswagen introdurrà un Rating di Sostenibilità globale per i propri fornitori. Cio’ consentirà all’Azienda di valutare la condotta dei propri business partner nella catena di approvvigionamento in termini di sostenibilità, con riferimento ai rischi relativi ai diritti umani, alla tutela dell’ambiente e alla corruzione.
“Siamo convinti che una rete di fornitori sostenibile sia garanzia di successo aziendale nel lungo termine. La sostenibilità sta diventando un fattore decisivo per il business” afferma Stefan Sommer, Membro del Consiglio di Amministrazione per Componenti e Approvvigionamento.
Nel Rating di Sostenibilità, inizialmente i fornitori fanno un’autovalutazione della propria condotta in termini di sostenibilità, sulla base di un questionario e di documenti messi a disposizione.
I dati e il materiale sono controllati da terze parti qualificate e, in caso di dubbi, vengono effettuati controlli in loco. Se le mancanze sono riscontrate in ambiti come affari ambientali/sociali o corruzione, queste portano all’esclusione dall’incarico.
Hiltrud Werner, Membro del Consiglio di Amministrazione con responsabilità per Integrità e Affari Legali, commenta l’applicazione degli standard nella catena di approvvigionamento, spesso molto frammentata: “Siamo consci della nostra responsabilità per le altre fasi lungo la catena.
Ma l’affermazione di standard di sostenibilità e integrità è di fatto possibile solamente attraverso i nostri partner contrattuali diretti. Utilizziamo questa leva in modo prioritario all’interno della catena, esigendo che i nostri fornitori richiedano gli stessi standard ai loro partner”.
I requisiti di sostenibilità sono descritti nel nuovo “Codice di Condotta per i Business Partner” del Gruppo Volkswagen, vincolante per tutte le aziende della catena. Tratta temi come il rispetto dei diritti umani, la conformità in termini di salute e sicurezza sul lavoro, la tutela dell’ambiente e la lotta alla corruzione.
