sabato, 23 Novembre, 2024
Esteri

Dei più di duecento membri del gabinetto presidenziale di Trump, solo quattro lo appoggiano per la rielezione

Se l’ex presidente USA, Donald Trump, si aspettava riconoscenza dalle persone del suo staff, evidentemente sarà rimasto oggi deluso. Pochi tra quelli che hanno lavorato nel suo gabinetto lo stanno appoggiando nel tentativo di tornare alla Casa Bianca. Eppure a molti di loro aveva assegnato ruoli prestigiosi e di potere che probabilmente non avrebbero mai sognato di poter ricoprire. Invitate a lasciare una opinione sul futuro del tycoon, tra quarantaquattro persone, su dozzine interpellate, che hanno prestato servizio nel gabinetto di Trump, la maggior parte ha rifiutato di commentare. Quattro hanno dichiarato pubblicamente di sostenere la sua corsa alla rielezione, molti si sono dimostrati timidi su pubblicizzare la propria posizione ritenendo di aspettare l’esito delle primarie. Infine ci sono quelli che si oppongono apertamente alla sua candidatura per la nomination repubblicana o sono irremovibili sul fatto che non lo rivogliono al potere. “Ho chiarito che mi oppongo fermamente a Trump per la nomina e non lo sosterrò”, ha dichiarato l’ex procuratore generale Bill Barr. Alla domanda su come voterebbe se le elezioni generali mettessero Trump contro il presidente Joe Biden, un democratico, Barr ha affermato: “Deciderò solo in quel momento”. Il gabinetto di un presidente statunitense è incaricato di gestire l’amministrazione giorno per giorno. I suoi membri del gabinetto vivono in prima persona l’impatto delle politiche pubblicizzate durante la campagna elettorale. Si siedono con il Presidente in incontri regolari alla Casa Bianca, lo ascoltano sfogarsi e agiscono come surrogati, attraversando il paese per amplificare il suo messaggio. In qualità di presidente, Trump, per la maggior parte del tempo, non sembrava né premiare né sviluppare quella lealtà reciproca che avrebbe potuto trasformare il suo gabinetto in una risorsa elettorale e che lo avrebbe potuto aiutare a convalidare l’idea che la sua fosse una presidenza di enorme successo. “I membri dello staff non sono mai stati amici. Di quelle amicizie che resistono per sempre”, ha dichiarato Barbara Perry, direttrice degli studi presidenziali presso il Miller Center dell’Università della Virginia. Coloro che sostengono la candidatura di Trump per un altro mandato ci sono l’ex procuratore generale ad interim Matthew Whitaker, Mark Meadows, il suo ultimo capo dello staff, l’ex capo del bilancio Russell Vought e l’ex direttore ad interim dell’intelligence nazionale Richard Grenell, che a giugno ha twittato “Trump 2024” sopra quello del principale rivale del tycoon all’interno del GOP, il governatore della Florida Ron DeSantis.

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