mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Europa

Gentiloni: Ue, servono più investimenti pubblici

Servono più investimenti pubblici e dopo il Recovery Fund del 2026 occorreranno nuovi strumenti da adottare. Ecco in sintesi la ricetta per il futuro economico dell’Ue che il Commissario europeo per gli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni ha fornito nel corso del summit di Salisburgo dedicato all’Europa che verrà. L’ex Premier ha comunque in primis colto l’occasione per fare un plauso alle aziende del vecchio continente per come sono riuscite a evitare una grave recessione (causa Covid e aggressione della Russia) nel 2023 grazie a “una straordinaria capacità di adattamento”. Ma ora bisogna guardare avanti e il primo obiettivo deve essere quello di alzare il livello di investimenti pubblici con programmi come il NextGenerationEu e il Recovery & Resilience Facility che “sono stati cruciali per sostenere investimenti e riforme”. In secondo luogo, dopo la scadenza del Recovery Plan serviranno altri strumenti europei per mantenere elevato il livello di investimenti: “Lo strumento di ripresa e resilienza (Rrf) ha già messo a disposizione 155 miliardi di euro per sostenere gli investimenti e le riforme e ci aspettiamo che l’erogazione acceleri nella seconda parte di quest’anno e nel 2024 – ha spiegato Gentiloni -. Come sapete, si tratta di uno strumento momentaneo che decadrà nel 2026. Dobbiamo perciò iniziare a riflettere su come sostenere un livello più alto di investimenti pubblici oltre il 2026. Perché il tempo è fondamentale”.

Problema inflazione

Di certo di questi tempi l’Europa sta pagando dazio, in termini economici, al fattore inflazione. “Effettivamente rimane alta – l’analisi del Commissario – anche se sta scendendo. Tuttavia il calo non è così rapido e veloce come sarebbe necessario”, l’ammissione. Nonostante ciò, nel 2023 dovrebbe esserci una crescita contenuta (tra lo zero e l’1%) che male non sarebbe visto che di questi tempi, un anno fa, si ipotizzava una profonda recessione. “E comunque nel 2024 ci sarà una risalita, seppur lenta”, ha aggiunto Gentiloni. Le previsioni economiche autunnali della Commissione europea saranno presentate il prossimo 11 settembre: “Potrebbero essere comunque un po’ meno ottimistiche rispetto alla crescita dell’1,1 per cento che avevamo stimato a giugno”.

Uniti sul Patto di Stabilità

In merito alla riforma del Patto di Stabilità, Gentiloni ha ammesso che si può migliorare, ma senza perdere l’equilibrio trovato all’interno della Commissione, e lavorare insieme nell’interesse comune per raggiungere un accordo entro la fine dell’anno: “Il nostro obiettivo è rendere il quadro più semplice, più trasparente e più efficace. Con una maggiore titolarità nazionale e una migliore applicazione, pur consentendo riforme e investimenti e riducendo le forti pressioni sul debito pubblico in modo realistico, graduale e sostenibile”.

Tranquilli sul gas

Il conflitto in Ucraina è stata l’occasione per parlare di quanta disponibilità ha l’Europa in merito alla fornitura di gas per i prossimi mesi. Per il Commissario la situazione è abbastanza sotto controllo: “Non siamo fuori pericolo, ma siamo in una posizione comoda per il prossimo inverno. I livelli di stoccaggio sono già superiori all’80%”.

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