TRIESTE (ITALPRESS) – "Con l'attuazione per primi a livello nazionale di questo progetto, grazie a una perfetta collaborazione tra la Regione, la Prefettura di Trieste e la Direzione investigativa antimafia, riusciamo a conseguire degli obiettivi concreti e di estrema importanza, tra questi: primo, la riduzione del tempo per le operazioni di controllo nei cantieri, che da un giorno a passano a poco meno di un'ora, evitando così il blocco dei lavori e salvaguardando l'attività economica delle imprese; secondo, la riduzione di circa un terzo del personale di pubblica sicurezza necessario a questa mansione, liberando quindi forze ed energie per altre importanti indagini". Lo ha dichiarato a Trieste il governatore Massimiliano Fedriga nel corso della presentazione del progetto Dike Fvg e dell'applicazione Giga Fvg, alla presenza dell'assessore regionale Pierpaolo Roberti (Sicurezza), oltre che del sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, del prefetto di Trieste Pietro Signoriello, dell'amministratore delegato di Insiel Diego Antonini e di Maurizio Vallone (direttore della Direzione investigativa antimafia). "Rilevo con particolare soddisfazione – ha continuato Fedriga – che si tratta di uno strumento estremamente concreto ed efficace, la cui applicazione rappresenta un passo in avanti nel contrasto all'illegalità e alle infiltrazioni mafiose nell'ambito dei lavori pubblici. In questo credo che la politica abbia dimostrato come, interagendo virtuosamente a livello interistituzionale, si possa operare nel contrasto alle mafie con concretezza, rifuggendo da quelle operazioni soprattutto mediatiche che poi risultano essere poco applicabili sul campo e che generano inutili stratificazioni normative". Naturalmente – ha continuato il governatore – da parte nostra c'è la massima disponibilità ad adoperarci affinché altre Regioni interessate possano replicare questo modello". Come ha ricordato il massimo esponente della Giunta regionale, si è partiti dal protocollo 'Intesa per la legalità' sottoscritto lo scorso anno tra la Regione e le Prefetture del Friuli Venezia Giulia con la finalità di contrastare l'infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti. Da qui, con l'esigenza anche di presidiare gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e alcuni progetti importanti come quello del Porto vecchio di Trieste, si è costituita una sinergia che ha visto coinvolti, oltre alla Regione, la sua società partecipata Insiel spa che si occupa di sistemi informatici e la sezione operativa della Dia. Obiettivi: la progettazione e la realizzazione di un nuovo sistema informatico in grado di rispondere alle esigenze di gestione e controllo degli appalti, dalla pubblicazione del bando alla consegna dell'opera. Da qui la realizzazione della nuova piattaforma eAppalti Giga Fvg e del nuovo sistema di controllo attraverso una app capace di digitalizzare le operazioni espletate durante il controllo in cantiere, con un abbandono del cartaceo attraverso la compilazione delle schede di rilevamento per mezzo di dispositivi mobili. E proprio da un primo controllo effettuato stamani in un cantiere, come ha rilevato il direttore della Dia Maurizio Vallone, si è potuto constatare che i tempi per effettuare le operazioni, grazie a questo sistema, si siano ridotti in maniera più che significativa: in pratica dopo un'ora il lavoro è potuto riprendere, a beneficio dell'impresa che in passato in una situazione analoga sarebbe stata costretta a dover fermare tutto per un'intera giornata. Da parte sua, infine, il prefetto Signoriello ha rimarcato la lungimiranza dell'Amministrazione regionale nel credere in questo progetto, che contribuirà a mantenere il Friuli Venezia Giulia una regione nella quale non è presente un radicamento della criminalità organizzata. foto: ufficio stampa regione Friuli Venezia Giulia (ITALPRESS). tvi/com 18-Lug-23 15:29