giovedì, 26 Dicembre, 2024
Esteri

Youtuber lancia la bevanda energetica PRIME con contenuto di caffeina pari a sei lattine di Coca-Cola. Possibile indagine della FDA

Una bevanda energetica sostenuta da un influencer che ha guadagnato popolarità virale tra i bambini sta affrontando il controllo da parte di legislatori ed esperti di salute sui suoi livelli potenzialmente pericolosi di caffeina. Il senatore Charles Schumer ha invitato la Food and Drug Administration a indagare su PRIME, un marchio di bevande fondato dalle star di YouTube Logan Paul e KSI che è diventato una sorta di ossessione tra le legioni di giovani follower degli influencer. “Uno degli status symbol più caldi dell’estate per i bambini non è un vestito o un giocattolo, è una bevanda – ha detto Schumer, un democratico di New York – Ma l’acquirente e i genitori fanno attenzione perché è un serio problema di salute per i bambini che prende di mira così febbrilmente”. Sostenuto da due delle star più note di YouTube, PRIME è stato lanciato lo scorso anno, provocando lunghe code nei negozi di alimentari e rapporti sui mercati di rivendita nei cortili delle scuole. Pubblicizzandosi come zero zucchero e vegane, le lattine colorate al neon sono tra un numero crescente di bevande energetiche con livelli elevati di caffeina; nel caso di PRIME, 200 milligrammi per 12 once, equivalenti a circa mezza dozzina di lattine di Coca Cola o quasi due Red Bull. Quel contenuto elevato ha provocato il divieto di alcune scuole nel Regno Unito e in Australia, dove alcuni pediatri hanno avvertito di possibili impatti sulla salute dei bambini piccoli come problemi cardiaci, ansia e problemi digestivi. I rappresentanti dell’azienda, nel frattempo, hanno difeso il prodotto come chiaramente etichettato come “sconsigliato ai minori di 18 anni”. Vendono una bevanda sportiva separata, nota come PRIME Hydration, che non contiene affatto caffeina. Ma nella sua lettera alla FDA, Schumer ha affermato che c’era poca differenza evidente nella commercializzazione online delle due bevande, portando molti genitori a credere che stessero acquistando un succo per i loro figli, solo per finire con un “calderone di caffeina”. “Una semplice ricerca sui social media per Prime genererà una quantità strabiliante di contenuti sponsorizzati, che è pubblicità – ha scritto – Questo contenuto e le affermazioni fatte dovrebbero essere studiate, insieme agli ingredienti e al contenuto di caffeina nella bevanda energetica Prime”.

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