In Marocco cresce il fenomeno dell’abbandono degli studi, l’aumento dei laureati disoccupati e il basso tasso di supervisione scolastica. Lo ha evidenziato il capo del Governo Aziz Akhanouch. Il tasso di abbandono degli studi universitari senza il conseguimento del diploma negli ultimi anni ha raggiunto quasi il 49%, ha affermato il capo del Governo. Il tasso di disoccupazione dei laureati delle università ad accesso aperto è aumentato del 18,7% rispetto all’8,5% delle università ad accesso regolamentato o limitato. Per quanto riguarda il tasso di supervisione pedagogica, questo rimane ben al di sotto degli indicatori riconosciuti a livello internazionale, vale a dire un professore per circa 120 studenti nelle facoltà ad accesso aperto. Inoltre, Akhannouch ha fatto riferimento anche all’inefficienza delle facoltà polidisciplinari, un modello ampiamente criticato a livello internazionale. Il Consiglio superiore per l’istruzione, la formazione e la ricerca scientifica aveva emesso diverse raccomandazioni a favore della revisione di questo modello. Il Governo si adopererà per affrontare questi problemi nel quadro della visione strategica, stabilita durante il primo anno del suo mandato, definendo i passi necessari per la creazione di un’università marocchina inclusiva, in armonia con le riforme nazionali. Il ministro ha annunciato che il numero totale di studenti iscritti per l’anno accademico 2022-2023 ha raggiunto 1.238.000 studenti, con un aumento del 5,97% rispetto all’anno accademico 2021-2022. In totale, le università pubbliche contano 1.130.182 studenti, con un incremento del 6,49% rispetto all’anno precedente.