In Emilia-Romagna il maltempo ha colpito ancora una volta le campagne bolognesi; nel dettaglio, come precisato da Confagricolutura, nella zona dei comuni di Valsamoggia e di Anzola dell’Emilia quel poco che si era salvato dalle gelate primaverili e dalla violenta alluvione di maggio è stato definitivamente distrutto nel giro di pochi minuti a causa della tempesta dello scorso 3 luglio. Durante il pomeriggio di lunedì la pioggia, la grandine e il vento si sono abbattuti in modo particolare nelle zone emiliane causando ingenti danni alle colture. Infatti, è stata tantissima la frutta caduta a terra e quella rimasta sugli alberi è rimasta segnata dalla grandine, divenendo così non più commercializzabile; inoltre, il forte vento ha divelto le piante danneggiando gli impianti frutticoli. Confagricoltura ha comunicato che i seminativi come il mais e il grano, per i quali la trebbiatura era appena iniziata, sono andati distrutti a causa dell’imprevista durezza del temporale. A seguito del sopralluogo sul posto il presidente di Confagricoltura Bologna, Guglielmo Garagnani ha dichiarato: “Gli agricoltori si sono trovati davanti a un fenomeno dalla violenza inaspettata: è l’ennesima ferita alla nostra agricoltura. Appena terminato il temporale, ma chiamarlo così è sicuramente riduttivo, ci siamo sentiti subito con i nostri associati: la situazione appariva già in tutta la gravità. E questa mattina i sopralluoghi dei nostri tecnici hanno confermato la situazione. Il violento fenomeno ha investito una zona di circa mille ettari devastando le coltivazioni e provocando danni anche alle strutture. È davvero difficile non farsi scoraggiare da questa ennesima avversità, le aziende agricole sono allo stremo. Chiediamo che il nuovo Fondo mutualistico nazionale AgriCat contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici di natura catastrofale, abbia una dotazione sufficiente per far fronte anche a questi eventi”.