La Corte Suprema si è espressa su di un caso riguardante una causa intentata da un postino cristiano evangelico che ha chiesto di non lavorare la domenica.
Il caso riguardava un reclamo presentato da un uomo della Pennsylvania, Gerald Groff, il quale affermava che il servizio postale degli Stati Uniti avrebbe dovuto accogliere la sua richiesta di risparmiargli i turni domenicali. In base alla sua convinzione religiosa sono giorni di culto e riposo.
Groff ha sostenuto che era troppo difficile per i dipendenti presentare reclami religiosi ai sensi del titolo VII del Civil Rights Act, che proibisce la discriminazione sul posto di lavoro su vari fronti, inclusa la religione.
I giudici in una sentenza unanime scritta dal giudice conservatore Samuel Alito hanno chiarito una sentenza della Corte Suprema del 1977 chiamata Trans World Airlines contro Hardison. La corte ha poi affermato che i datori di lavoro non sono tenuti a fare accomodamenti se impongono anche un onere minimo o, usando il termine latino preferito dalla corte, “de minimis”. Quella sentenza si basava sul linguaggio del Titolo VII, per la quale una sistemazione può essere respinta solo quando c’è un “indebito disagio” per il datore di lavoro.
Il tribunale ha stabilito che le difficoltà devono essere più che minime. In futuro, i tribunali “dovrebbero decidere se un disagio sarebbe sostanziale nel contesto dell’attività di un datore di lavoro nel modo di buon senso che userebbe nell’applicare qualsiasi test del genere”.
Groff ha lavorato come postino ausiliario nell’area di Lancaster, in Pennsylvania, dal 2012 al 2019, quando si è dimesso. Il suo compito era quello di sostituire gli altri lavoratori quando questi non fossero disponibili, anche nei fine settimana e nei giorni festivi.
Inizialmente a Groff non veniva chiesto di lavorare la domenica, ma la situazione è cambiata a partire dal 2015 a causa dell’obbligo di consegnare i pacchi Amazon in quel giorno. Sulla base della sua richiesta, i suoi dirigenti hanno disposto che altri impiegati delle poste consegnassero i pacchi la domenica fino a luglio 2018. Successivamente, Groff ha dovuto affrontare azioni disciplinari se non si fosse presentato al lavoro.
