In occasione della “Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità”, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con una risoluzione adottata nel dicembre 1994, Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin ha ribadito che “L’Italia è impegnata a vincere la sfida contro la siccità e la desertificazione, in un contesto di cambiamento climatico che mette a rischio i sistemi naturali, incidendo negativamente sulle prospettive di crescita del Paese”. Secondo le ultime stime, quasi un terzo del territorio nazionale (il 28%, dati Ispra) è degradato e a rischio desertificazione. Siccità, degrado del suolo e desertificazione sono problemi ambientali correlati, che possono determinare situazioni emergenziali con impatti severi su economia, ambiente, agricoltura. Il “trend climatico degli ultimi anni mostra un ritmo e un’intensità crescente dei fenomeni siccitosi, anche in ambito del Mediterraneo e nel nostro stesso Paese. “Il governo lavora fin dal suo insediamento sul tema chiave dell’efficienza nella gestione idrica: sta rafforzando la governance di contrasto ai fenomeni siccitosi, come base per nuovi strumenti operativi sul territorio e per lo sviluppo delle migliori pratiche”, spiega Pichetto. “Il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, ormai in dirittura d’arrivo, aggiornerà il quadro di azioni necessarie a contenere questi fenomeni. L’Italia sta anche intensificando la sua cooperazione internazionale, con importanti progetti di contrasto alla desertificazione in Africa, in particolare nel Sahel”, aggiunge Pichetto. Il tema della giornata la celebrazione della giornata è stata infatti “Her Land. Her rights.”, “La sua terra. I suoi diritti.”, scelto per promuovere esempi di successo con i contributi di donne e ragazze alla gestione sostenibile del suolo e mobilitare il sostegno per promuovere i diritti alla terra per le donne e le ragazze di tutto il mondo. Il ministro Pichetto ricorda, in proposito, “l’importanza storica e sempre attuale dell’impegno femminile nella cura della terra: la stessa nostra azione nel continente africano intende creare le condizioni ambientali per nuove opportunità di lavoro rivolte a donne e giovani”.