sabato, 16 Novembre, 2024
Società

40% ragazzi (12-16 anni) si imbatte in episodi cyberbullismo

Quattro ragazzi su dieci appartenenti ad una fascia di età tra i 12 e i 16 anni si imbattono in episodi di cyberbullismo navigando in rete o utilizzando i social media. È il dato allarmante che emerge dalla ricerca, diffusa alla viglia della giornata nazionale contro il cyberbullismo e alla sua seconda edizione, condotta dall’Osservatorio scientifico della no-profit “Social Warning – Movimento Etico Digitale”, che nel 2019 ha formato 17mila studenti e 4mila genitori rispetto ai rischi e alle opportunità del web.

Da questi incontri, spiega il 24enne Social media Coach e fondatore della no profit Davide Dal Maso, “emerge che insieme all’esposizione a contenuti e immagini pornografiche e ad episodi gravissimi di adescamento, il cyberbullismo è purtroppo ancora oggi il fenomeno più diffuso in cui i nostri ragazzi si imbattono on-line”.

Per Dal Maso, primo docente in Italia ad aver portato l’educazione civica digitale in classe nell’Istituto Professionale in provincia di Vicenza in cui insegna da tre anni, ed inserito nel 2019 da Forbes tra i primi cinque under 30 italiani più influenti nel settore Education, “i dati dell’Osservatorio raccontano della difficoltà degli adulti rispetto all’impartire regole precise ed esplicite per vivere serenamente il web in famiglia, forse per il distacco e la sfiducia con cui molti di loro hanno sempre visto il digitale. Ma è sempre più necessario costruire un ponte tra genitori analogici e figli digitali per arrivare ad un sano equilibrio tra vita on-line e off-line”.

Colpisce il dato che racconta che il 72,6% dei ragazzi intervistati ritenga giusto ricevere regole per approcciare la rete ma che solo nel 55% delle famiglie dei ragazzi coinvolti nell’indagine dell’Osservatorio vengono impartite limitazioni rispetto all’uso della rete o, più in generale, regole di comportamento a cui attenersi: l’80% dei ragazzi riferisce infatti che l’unica limitazione è legata al tempo di utilizzo.

Ma con chi confrontano i ragazzi sul tema dell’educazione al web?
Spesso più con gli insegnanti che con i genitori: il 47% dei ragazzi coinvolti nello studio dell’Osservatorio infatti dichiara di non essersi mai confrontato con la famiglia sui temi dell’educazione al digitale. E un ragazzo su 10 non ha mai affrontato l’argomento con nessuno.

Il 32% dei ragazzi di età 12-16 anni coinvolti nello studio dell’Osservatorio del Social Warning trascorre sul web dalle due alle quattro ore al giorno e ben il 22% di loro non ha alcuna limitazione da parte della famiglia.

La loro passione sono le piattaforme social (in testa quasi con lo stesso indice di gradimento YouTube e WhatsApp, su cui possono condividere gli stati; poi Instagram e TikTok che nel 2019 ha doppiato il gradimento di Facebook). (Italpress)

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Alimentazione: i giovani della Generazione Z preferiscono i prodotti a base vegetale

Paolo Fruncillo

Il CNEL chiama i giovani per conoscerne il pensiero

Lorenzo Romeo

‘Zepotha’ è il film preferito dai social media. Ma in realtà non esiste

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.