I Democratici del Senato USA hanno in programma di celebrare il primo anniversario della decisione Dobbs della Corte Suprema cercando di portare avanti una legge incentrata sulla salute riproduttiva. Un tentativo di mettere in difficoltà i repubblicani. Per farlo, hanno bisogno del “consenso unanime” di tutti i cento senatori affinché il disegno di legge vada avanti. Consenso che non riescono ad ottenere. Tuttavia, per loro, il punto è portare la questione in primo piano. “I Democratici costringeranno i repubblicani a spiegare al popolo americano perché si rifiutano di codificare il diritto alla contraccezione, perché si rifiutano di lasciare che le donne attraversino i confini statali per l’assistenza sanitaria salvavita – ha spiegato la senatrice Patty Murray dello Stato di Washington – Da quando la Corte Suprema ha ribaltato la Roe contro Wade lo Stato è caduto in una crisi sanitaria in piena regola”. I democratici cercheranno di portare alla luce quattro parti di quella che ritengono essere una legge di “buon senso”, incentrata sull’assicurare l’accesso alla contraccezione e al controllo delle nascite, garantire alle donne la possibilità di viaggiare liberamente attraverso i confini statali per l’assistenza sanitaria (compresi gli aborti), rafforzare la privacy per i dati sanitari e sulla posizione online e la protezione dei medici e di altri professionisti medici per continuare a fornire assistenza per l’aborto. Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris appariranno venerdì a un evento con il Comitato nazionale democratico e tre importanti gruppi per i diritti riproduttivi. La first lady Jill Biden ospiterà una tavola rotonda alla Casa Bianca con donne a cui sono state negate le cure mediche da quando la Corte Suprema ha rovesciato la Roe. Inotre, la vicepresidente ospiterà un importante discorso nell’anniversario della decisione della Corte Suprema sabato a Charlotte, nella Carolina del Nord. Ma nonostante la diffusa strategia per una maggiore attenzione pubblica, la maggior parte dei sostenitori del diritto all’aborto concorda sul fatto che la vera battaglia legislativa è a livello statale, almeno per ora. I democratici di entrambe le camere del Congresso hanno in programma di sfruttare ancora una volta la questione della libertà riproduttiva, basandosi sul modo in cui la questione ha galvanizzato gli elettori a loro favore a metà mandato del 2022.