Agricoltura sempre più sotto assedio dai “nuovi killer”, insetti definiti come “specie aliene”, – venute da altre zone climatiche del pianeta – che stanno creando gravi danni economici e un attacco alle produzioni, al lavoro e alla qualità Italiana. Che sia venuto il momento di reagire lo dicono le associazioni di categoria, così la Coldiretti è scesa in piazza con una manifestazione nazionale.
“Dopo mucca pazza, aviaria e xylella, i nuovi killer dei campi sono arrivati in Italia”, rileva con preoccupazione.
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, “per i cambiamenti climatici e per i ritardi nella lotta, prevenzione e nei controlli da parte della Unione Europea”. Lo scenario della protesta è stata la Fieragricola di Verona, dove migliaia gli agricoltori della Coldiretti sono scesi in piazza con i trattori provenienti dalle diverse regioni per fermare la strage, “senza precedenti, provocata dall’arrivo di specie aliene che rovina raccolti”. Presenti esponenti delle Istituzioni europee, nazionali e regionali, dalla Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, al presidente del Veneto Luca Zaia e al presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. In piazza tra striscioni e cartelli di protesta le tante testimonianze e le storie drammatiche delle aziende colpite.
Gli agricoltori hanno portato la frutta ed i raccolti danneggiati ma anche gli esemplari vivi di cimice asiatica, (Halyomorpha halys), l’insetto che mettendo in ginocchio decine di migliaia di aziende senza che siano state attivate misure di sostegno comunitarie adeguate a fronteggiare una vera emergenza. “L’invasione di insetti e organismi alieni portati nelle campagne italiane dai cambiamenti climatici e della globalizzazione e degli scambi ha causato danni per oltre 1 miliardo nel 2019 con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico.
È quanto emerge dal Rapporto Coldiretti su “Clima: la strage provocata dalle specie aliene nelle campagne italiane”, presentato all’inaugurazione della Fieragricola dove è stata mostrata la “teca degli orrori” con le specie aliene arrivate in Italia con il surriscaldamento che hanno fatto strage nei campi coltivati, in occasione della prima mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani con i trattori per fermare la strage senza precedenti provocata dalla cimice killer arrivata dall’Oriente che mettendo in ginocchio interi settori produttivi senza che siano state attivate misure di sostegno comunitarie adeguate a fronteggiare una vera calamità naturale. Dalla cimice asiatica al batterio della Xylella, dalla Popillia japonica alla Drosophila suzukii, dal cinipide galligeno che ha fatto strage di castagni al punteruolo rosso che ha decimato le palme o il coleottero Aethina tumida, sono sempre di più le specie aliene che disturbino i raccolti.
L’ultima ad invadere l’Italia è la “cimice marmorata asiatica” arrivata dalla Cina che è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta.
“Con il cambiamento climatico sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo”, denuncia Ettore Prandini, “che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nelle senza che siano applicate le cautele e le quarantene che”, rivela Prandini, “devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale”, conclude Prandini, “anche con l’avvio di una apposita task force”.