Il colloquio tra il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e l’Inviato Speciale del presidente Biden per il Clima John Kerry “rappresenta un’ulteriore dimostrazione della vicinanza tra Italia e Stati Uniti anche nella lotta al cambiamento climatico, tema che si lega inestricabilmente agli obiettivi di sicurezza energetica e transizione sostenibile e che rientra tra le priorità della Presidenza italiana del G7 nel 2024. Proprio in vista di questo importante impegno internazionale il governo italiano mira a rilanciare i rapporti con i partner globali, in particolare verso l’Africa e nell’ambito della presidenza brasiliana del G20”, spiega la Farnesina in una nota. “L’Italia vuole lavorare insieme ai principali attori pubblici e privati per contrastare il cambiamento climatico sul piano nazionale e su scala globale”, ha affermato il Vicepremier Tajani, il quale ha osservato come il nostro Paese, seconda potenza manifatturiera d’Europa, sia caratterizzato da una vocazione industriale e agricola che rende necessaria una transizione energetica giusta e graduale, vicina alle necessità di imprese e cittadini. Lo stesso vale per l’azione italiana a livello internazionale, dove “bisogna garantire un circolo virtuoso di crescita equo, cooperativo, non predatorio e reciprocamente vantaggioso, con particolare attenzione al continente africano” ha aggiunto Tajani, sottolineando il ruolo centrale del Piano Mattei per incentivare la transizione energetica nei Paesi emergenti e nelle comunità più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Un obiettivo che si lega a doppio filo con le azioni intraprese per contrastare i flussi migratori irregolari verso l’Europa.