Diversi cavalli sono morti in corse consecutive a Belmont Park, infliggendo colpi ad uno sport che ha avuto poco tempo per celebrare i suoi eventi più edificanti dell’anno. Mashnee Girl , allenata da Mark Hennig , ha avuto un guasto nella prima gara di domenica, subendo un infortunio alla gamba anteriore sinistra presso lo storico ippodromo di Elmont, appena fuori New York City, prima di essere soppressa. “Nonostante la risposta immediata e i migliori sforzi dei veterinari presenti in loco – ha dichiarato in una nota il vicepresidente della New York Racing Association Patrick McKenna – il cavallo è stato soppresso umanamente a causa della gravità della ferita”. Circa 17 ore prima, nella tredicesima gara di sabato, un destino simile era toccato a Excursionniste allenato da Hennig , che ha subito un infortunio mortale alla caviglia anteriore sinistra . Entrambi gli incidenti si sono verificati sul campo in erba di Belmont. “Non sto reggendo molto bene – ha affermato un emozionato Hennig, tirando su col naso per tutta la conversazione – È stato molto emozionante. Non riesco proprio a immaginare come sia successo, due cavalli di fila. Voglio dire, ho corso con più di 10.000 cavalli e non ho mai avuto niente di simile”. La tragedia si è consumata subito dopo la dodicesima gara, quando Arcangelo ha vinto il Belmont Stakes e ha reso Jena Antonucci la prima allenatrice donna a vincere un gioiello Triple Crown . Il gruppo per i diritti degli animali PETA si è affrettato ad incolpare Belmont per le morti gemelle. “Due purosangue morti in due giorni con lo stesso allenatore sulla stessa pista significano una cosa: Belmont Park non riesce a proteggere i cavalli – ha dichiarato in una nota il vicepresidente senior della PETA Kathy Guillermo – Come Churchill Downs, Belmont deve sospendere immediatamente le corse per evitare lo stesso bagno di sangue. Qualunque cosa in meno rende Belmont complice delle vittime”.
