Nella sede della Provincia a Forlì (Emilia-Romagna) si è riunita la cabina di regia dedicata ai danni subiti dal sistema di viabilità, soprattutto nelle aree montane e collinari, dove si registrano circa mille frane attive. Ad aprire la riunione il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, presente insieme agli assessori Andrea Corsini (Infrastrutture e trasporti) e Irene Priolo, vicepresidente con delega alla protezione civile. Hanno partecipato, fisicamente o da remoto, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, i presidenti delle Province coinvolte (da Rimini a Parma), Upi, Anci, Anbi e i gestori dei servizi idrici integrati. “Ripristinare la viabilità compromessa dal maltempo è la nostra priorità, perché va garantito il diritto a spostarsi di chi vive e lavora anche nelle zone di collina e montagna”, hanno sottolineato Bonaccini e Corsini. In particolare, il presidente della Regione ha assicurato il massimo impegno proprio sui territori lontani dai grandi centri abitati: “Manterremo altissima l’attenzione su collina e montagna, è un imperativo categorico per non accentuare quei divari territoriali che stiamo contrastando con misure innovative, che stanno dando ottimi risultati”. Attualmente, se la viabilità di carattere nazionale è tornata alla normalità, resta critica la situazione sulle strade provinciali e comunali: la prima stima, ancora provvisoria, è di almeno 750 milioni di euro di danni, con 28 frazioni ancora isolate, di cui 8 abitate. Le frane censite e oggetto di sopralluogo sono, invece, 978. “Occorre dare certezza ai Comuni e alle Province che ogni intervento sarà coperto- hanno sottolineato Bonaccini e Corsini-. Per questo in cima alle priorità c’è quella di mettere le istituzioni locali nelle condizioni di operare, attraverso risorse straordinarie e personale qualificato. Su queste basi, la richiesta condivisa dagli Enti locali e presentata ieri al Governo nell’incontro a Palazzo Chigi di uno stanziamento di 500 milioni di euro ad hoc, dedicato alla viabilità, nel prossimo decreto per la ricostruzione”.