Ieri mattina a Napoli Intesa Sanpaolo ha presentato il nuovo Piano che punta a sostenere lo sviluppo dell’industria turistica. Le misure disposte dal Gruppo sono state illustrate al Grand Hotel Vesuvio nel corso del Convegno “Turismo al Sud: tendenze, impatti e dinamiche” alla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, del responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese e Massimo Deandreis, direttore generale di SRM Centro Studi e Ricerche.
Con questo attuale Piano Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese turistiche 10 miliardi di nuovo credito di cui 3 miliardi destinati alle imprese del Mezzogiorno, considerato vitale per l’economia italiana e meridionale; il Gruppo Intesa favorendo i nuovi investimenti si pone l’obiettivo di rafforzare la transizione ecologica delle realtà ricettive del Sud Italia ed incentivare la riqualificazione degli standard qualitativi delle strutture e la sostenibilità ambientale dell’offerta attraverso appunto il rinnovamento di strutture e servizi.
Il nuovo e ulteriore credito si aggiunge ad altri 7 miliardi di liquidità già erogati da Intesa alle aziende del turismo a cui tali risorse non solo serviranno a supportare la crescita delle imprese stesse ma anche a cogliere le opportunità previste dal PNRR e da altre iniziative ministeriali. Infatti, con lo scopo di contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR, Intesa Sanpaolo ha previsto entro il 2026 erogazioni per oltre 410 miliardi di euro di cui 120 destinati alle piccole e medie imprese; inoltre, in quest’ambito il Gruppo ha già accompagnato oltre 8.000 clienti nei progetti volti ad aggiudicarsi bandi del PNRR.
Nel corso del convegno Stefano Barrese ha spiegato: “Rinnoviamo e rilanciamo il nostro impegno a favore dell’industria turistica, uno dei settori di punta dell’economia italiana e meridionale che già quest’anno può agganciare la ripresa economica e renderla strutturale. Oggi è cruciale avviare una politica di investimenti che sia idonea a incrementare e mantenere nel tempo il nostro vantaggio competitivo e valorizzare in termini di qualità della nostra accoglienza il nostro patrimonio naturalistico, culturale ed enogastronomico. Grazie alla forte collaborazione con le Associazioni di Categoria, con cui lavoriamo da tempo, Intesa Sanpaolo innalza a 10 miliardi di euro le risorse per il comparto e favorisce nuovi strumenti di accesso dei nostri clienti alle misure pubbliche di incentivazione per il rilancio delle attività ricettive. Il nostro obiettivo, in linea con le direttrici del PNRR, è accelerare i processi di transizione sostenibile per agevolare una nuova proposta di ospitalità più efficiente per i bilanci delle imprese e di maggiore salvaguardia per l’ambiente che ci circonda”.
Anche Massimo Deandreis, di Srm ha evidenziato le concrete possibilità di crescita del settore turistico: “Oggi il turismo segna una importante ripresa. Il 2023 sarà, per l’Italia, l’anno turistico della cultura, della natura, dell’attrattività del made in Italy. Un’analisi realizzata da SRM- Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo stima per il nostro Paese un proseguimento nel 2023 dell’accelerazione delle presenze turistiche che porterebbe a raggiungere i 436,8 milioni di notti nello scenario base, vale a dire il pieno recupero del dato del 2019. La componente domestica si stima raggiunga il 100,9% dei livelli pre-pandemici, in crescita del 6,5% rispetto al 2022. Più marcata sarà la crescita delle presenze straniere nel periodo2022/23 (+13,2%) ma, rispetto al 2019, la distanza non è colmata del tutto, il 99,1%”.
Le previsioni per l’immediato futuro lasciano dunque ottime aspettative per il settore turistico. In sintesi, dai dati sopra esposti nel 2023 per l’intera Nazione si prevede il pieno recupero dei flussi turistici ed una nuova ripartenza soprattutto per il Mezzogiorno. Con questi numeri, si stima la realizzazione di un Pil turistico di circa 100 miliardi di euro di cui il 25% nel territorio meridionale.