Il ministro della Difesa cinese ha difeso la navigazione di una nave da guerra lungo il percorso di un cacciatorpediniere americano e di una fregata canadese in transito nello Stretto di Taiwan, affermando, a un raduno di alcuni dei massimi funzionari della difesa mondiale a Singapore, che tali pattuglie della cosiddetta “libertà di navigazione ” sono una provocazione per la Cina. Nel suo primo discorso pubblico internazionale da quando è diventato ministro della Difesa a marzo, il generale Li Shangfu ha detto allo Shangri-La Dialogue che la Cina non ha alcun problema con il “passaggio innocente” ma che occorra prevenire i tentativi che cercano di usare quella libertà di navigazione per esercitare l’egemonia della navigazione. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha dichiarato allo stesso forum che Washington non indietreggerà di fronte al bullismo o alla coercizione da parte della Cina e continuerà regolarmente a navigare e sorvolare lo Stretto di Taiwan e il Mar Cinese Meridionale per sottolineare che si tratta di acque internazionali, e per contrastare le rivendicazioni territoriali radicali di Pechino. Nello stesso giorno, un cacciatorpediniere statunitense e una fregata canadese furono intercettati da una nave da guerra cinese mentre attraversavano lo stretto tra l’isola autonoma di Taiwan, che Pechino rivendica come proprio territorio, e la Cina continentale. La nave cinese ha superato la nave americana e poi ha virato sulla sua prua a una distanza di 150 iarde in modo pericoloso, secondo il Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti. Inoltre, gli Stati Uniti hanno affermato che un caccia J-16 cinese alla fine del mese scorso aveva eseguito una manovra inutilmente aggressiva mentre intercettava un aereo da ricognizione dell’aeronautica americana sopra il Mar Cinese Meridionale, volando direttamente davanti al muso dell’aereo. Tali incidenti hanno sollevato preoccupazioni per un possibile incidente che potrebbe portare a un’escalation tra le due nazioni in un momento in cui le tensioni sono già alte. Li ha suggerito che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno creato il pericolo e dovrebbero invece concentrarsi sul prendersi buona cura del proprio spazio aereo e delle proprie acque territoriali. “Il modo migliore è che i paesi, in particolare le navi militari e gli aerei da combattimento dei paesi, non compiano azioni di chiusura intorno ai territori di altri paesi – ha dichiarato – Che senso ha andarci? In Cina diciamo sempre: ‘Fatti gli affari tuoi’”.