Durante una protesta nazionale contro le politiche di pianificazione a La Valletta (Malta), i manifestanti hanno chiesto la protezione dell’ambiente e una maggiore azione di rinforzo. La folla ha sfilato davanti all’ufficio del primo ministro e nelle strade della capitale maltese mentre gridava slogan, tra cui “Xebbajtuna” (Ne abbiamo abbastanza). La protesta nazionale è stata organizzata da varie ONG, tuttavia, un ex leader laburista e un numero di ex ministri laburisti hanno dato il loro sostegno alla protesta. Erano presenti anche varie sindaci laburisti locali. Due di loro hanno indirizzato i manifestanti che hanno chiesto un cambiamento delle politiche di painificazione, una riforma radicale di tutte le istituzioni in relazione all’ambiente, alla pianificazione e al territorio, piu’ il bisogno di un cambiamento nel modello economico verso uno che cerchi una qualità della vita migliore per tutti invece di una crescita economica senza fine basata sui profitti di pochi. Andre Callus, rappresentante del movimento ‘Graffitti’ che ha organizzato la protesta nazionale, ha detto ai presenti “Stiamo combattendo contro i grandi mostri, contro i mostri dell’avidità, della corruzione e dell’ingiustizia”. Pur riferendosi per nome ad almeno cinque grandi sviluppatori, ha affermato che “le politiche di pianificazione sono state progettate da sviluppatori e per sviluppatori ed esistono per facilitare maggiori profitti per le grandi imprese e non per salvaguardare il bene comune”. Callus ha accusato i politici e il primo ministro laburista Robert Abela di nascondersi dietro le politiche. “Al primo ministro dico: la responsabilità per la rapida distruzione ambientale del nostro Paese ricade sulle tue spalle. Tutto ciò che sta accadendo non è il risultato della negligenza di qualche individuo in qualche autorità, ma il risultato di una direzione politica che cerca di vendere Malta a beneficio di pochi”. Il sindaco di Gira Conrad Borg Manché, pur riconoscendo che alla protesta erano presenti più sindaci di altre località, ha dichiarato che ce ne sono altri che “sono dispiaciuti per ciò che sta accadendo nelle loro località, ma stanno soffrendo in silenzio”. Ha dichiarato “Come socialista, sono disgustato dal degrado ambientale di Malta”, riferendosi agli impatti negativi sulla salute fisica e mentale delle persone. Ha dichiarato la sua sfiducia nei confronti delle autorità, sottolineando la sua lotta nel tentativo di proteggere Gezira da vari progetti di sviluppo e ha osservato che sentiva che non stavano salvaguardando il bene comune. Un altro sindaco laburista, Paul Buttigieg, ha esortato le persone a proteggere Gozo indipendentemente dalle loro convinzioni politiche. Ha osservato che i ricchi avevano scelto di vivere e lavorare a Gozo, ma avevano deciso di andarsene quando hanno visto come Gozo veniva costruita senza controllo. “Non possiamo assistere a decisioni dannose prese a seguito della pressione dei grandi sviluppatori che sono motivati solo dal denaro e dagli affari”, ha affermato.