mercoledì, 15 Gennaio, 2025
Regioni

Arancine socialmente utili a Caltanissetta

Nel laboratorio di via Michele Amari 13 a Caltanissetta, un gruppo di ragazzi si dedica quotidianamente alla produzione e vendita di ventuno diverse varietà di arancine, simbolo della gastronomia siciliana. Questi giovani fanno parte del progetto chiamato “N’arancina Speciale”, che coinvolge persone disabili ed ex minori stranieri non accompagnati, offrendo loro un percorso inclusivo nel mondo del lavoro.

Le arancine vengono preparate utilizzando ingredienti tipici del territorio, privilegiando prodotti locali a marchio Coldiretti Campagna Amica o provenienti da Presìdi Slow Food. Un progetto che si impegna a cambiare il destino di molte vite e a superare le barriere dell’isolamento sociale. Oltre a creare opportunità lavorative, promuove la consapevolezza e la comprensione reciproca tra le persone, andando oltre il mondo culinario e incoraggiando una mentalità aperta e inclusiva. Come ha sottolineato Fabio Ruvolo, Presidente della Cooperativa Sociale Etnos, “la disabilità è solo negli occhi di chi non sa guardare oltre. Le abilità di queste persone sono più forti delle loro disabilità”.

L’arancina, ereditata dalla dominazione araba in Sicilia, è diventata un piatto simbolo della tradizione culinaria dell’isola. La sua storia affonda le radici in un passato ricco di influenze culturali. Originariamente, era un piatto a base di riso condito con carne, zafferano e verdure, chiamato “mafu”. Grazie ai cuochi arabi alla corte di Federico II, il piatto ha assunto la forma sferica attuale, venendo impanato e fritto. Il nome “N’arancina Speciale” fa riferimento alle origini arabe del piatto e alla ricetta della “Nāranjīya”, una polpetta di carne di montone fritta che assomigliava a un’arancia. Questa ricetta è stata citata nel libro di cucina di Muhammad al-Baghdadi nel 1226.

L’idea alla base di questa iniziativa nasce dall’esperienza di “Raggi d’Isole”, un centro edu-aggregativo per persone disabili gestito dalla Cooperativa Sociale Etnos, che si occupa anche di accogliere donne vittime di violenza e minori stranieri non accompagnati; promuovere l’inclusione lavorativa per disabili ed ex detenuti; gestire una casa di riposo e favorire percorsi di recupero per uomini autori di violenza. L’obiettivo principale del progetto N’arancina Speciale è offrire opportunità di formazione e lavoro ai ragazzi attraverso la produzione e la vendita dei prodotti artigianali, permettendo loro di acquisire nuove competenze e contribuendo anche a promuovere i prodotti locali per sostenere l’economia del territorio.

Il progetto si è esteso anche ad altre comunità, come dimostra l’Arancina Sicilia Romagna, un’iniziativa creata per aiutare le persone colpite dalle calamità naturali. I proventi della vendita di queste arancine sono stati devoluti all’associazione “Il Tortellante” di Modena, che gestisce i fondi per il territorio regionale dell’Emilia Romagna, creando un legame di amicizia e sostegno reciproco tra le due Regioni, evidenziando il potere del cibo come veicolo per la solidarietà e l’inclusione sociale.

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