mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Ambiente

Report Ispra: la Sicilia tra le Regioni d’Italia con il più alto rischio idrogeologico

Dal report dell’Ispra Sicilia presentato durante il Seminario organizzato a Palazzolo Acreide, nella sala dell’Aquila Verde del Comune, dall’Ordine regionale Geologici con il patrocinio della rete delle Professioni Tecniche di Siracusa, emerge che La Sicilia è tra le Regioni d’Italia a più alto rischio idrogeologico, con 320 mila residenti in aree a rischio frane e oltre 12 mila edifici costruiti in zone di pericolo per smottamenti e alluvioni.   “Rischio Idrogeologico – Nuovi Scenari Metereologici nel Mediterraneo, Frane e Dissesti, Monitoraggio e Mitigazione”, è il titolo del momento formativo moderato dal Segretario dell’Ordine Regionale dei Geologici, Marco Andolina, e aperto dai saluti del Sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo, del presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, sindaco di Canicattini Bagni, e del Dirigente del Dipartimento Regionale di Protezione Civile, Biagio Bellassai. Ben 106 i professionisti che si sono confrontanti su un tema sempre più scottante con i cambiamenti climatici, e di grande attualità e drammaticità in questi giorni, con i fenomeni alluvionali che si sono registrati in Emilia Romana e in altre aree del Centro – Nord Italia, con allerta rossa anche in Sicilia.   I Comuni più interessati al fenomeno del rischio idrogeologico del proprio territorio per quanto riguarda la costa occidentale sono Trapani, Palermo, Agrigento, mentre si può dire che costa orientale, da Messina a Catania a Siracusa, sia tutta da attenzionare, e con i suoi 139 km è seconda solo a quella calabrese per quanto riguarda l’erosione a discapito di spiagge, litorali e resti archeologici. Ad aprire sabato la giornata formativa di Palazzolo Acreide è stato Giuseppe Cugno, introducendo i “Nuovi Scenari meteo ambientali nel Mediterraneo”, che portano alla formazione dei “Medicane Mediterranei”, diventati sempre più frequenti e sempre più devastanti. Sono seguiti due interventi di carattere tecnico pratico di Maurizio Ponte sulle “Opere di sostegno deformabili ed opere di rinforzo corticale”, mentre Ingrid Farina, ha parlato di “Ancoraggi ad Infissione per la stabilizzazione dei terreni”. Tematiche importanti per progettare opere di sostegno in aree in frana, o anche utilizzabili per la salvaguardia di coste medio basse.   A concludere il Seminario è stato Marco Andolina, focalizzando un tema di carattere geotecnico, su come riconoscere durante la fase di sondaggio e carotaggio, attrezzato con tubo inclino-metrico, un’area in frana e lo spessore della coltre che rappresenta la possibile nicchia di distacco. Un riconoscimento che si rileva attraverso lo studio e la determinazione di alcune evidenze geotecniche quali consistenza, umidità e strutture presenti in una prima analisi del materiale estratto al carotaggio, e dallo studio successivo delle misure inclino-metriche. Per evitare i disastri Idrogeologici, che oggi si registrano in Emilia Romagna, e che nell’ottobre 2021 e febbraio 2022 hanno colpito anche la Sicilia orientale, diventa così sempre più importante dare voce a chi conosce il territorio, a professionisti quali Geologi, Architetti, Agronomi, Geometri e Ingegneri, che a Siracusa come Rete delle Professioni Tecniche sono una realtà sul territorio dal quale l’Amministrazione pubblica può e deve attingere per affrontare le innumerevoli problematiche idrogeologiche e di erosione costiera che affliggono il territorio.

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