A capo della Polizia di Stato è stato nominato il Prefetto Vittorio Pisani, proveniente dall’Aisi (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna) ove svolgeva le funzioni di vice-direttore. Il Prefetto Lamberto Giannini, da Capo della Polizia dal 04 marzo del 2021, è stato nominato Capo dell’Ufficio Territoriale del Governo (U.T.G.) di Roma. È bene ricordare che tale denominazione è stata attribuita a tutte le Prefetture d’Italia a seguito della riforma dell’organizzazione del Governo di cui al decreto legislativo n. 300 del 30 luglio 1999. Il Capo dell’Ufficio Territoriale di Governo continua ad essere autorità provinciale di pubblica sicurezza e, pertanto, può convocare e presiedere il Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.
I due alti dirigenti, Vittorio Pisani e Lamberto Giannini hanno in comune un identico percorso di formazione nelle fila della Polizia di Stato, mentre in comune con l’ex Capo della Polizia, Gianni De Gennaro, il Prefetto Pisani ne ha anche le origini.
Altra coincidenza è col nome del vertice della Guardia di Finanza, il Generale di Corpo d’Armata Andrea De Gennaro, attuale vice-comandante, che è il fratello di Gianni De Gennaro, già Capo della Polizia dal 2008
al 2012.
Sono tre figure che hanno molte affinità professionali e di formazione, con bagagli di esperienze vaste, profonde e diversificate, pur con riguardo alle tipicità dei compiti prettamente istituzionali. Andrea De Gennaro è stato, tra l’altro, dal 2011 al 2014, Direttore Centrale per i Servizi Antidroga presso il Ministero dell’Interno. Ha frequentato il “Corso Superiore di Polizia Tributaria” e quello presso l’Istituto Alti Studi Difesa. Nel 2003, in occasione della presidenza italiana dell’Unione Europea, è stato Presidente del “Gruppo Cooperazione di Polizia” presso il Consiglio Europeo. Al Prefetto Lamberto Giannini tocca anche l’onore delle responsabilità del Giubileo del 2025, con l’aggravio del consistente prevedibile afflusso di turisti di tutto il mondo.
Anche l’attuale Comandante Generale dei Carabinieri dal gennaio 2021, Teo Luzi – oltre al suo corposo curriculum operativo, ha, tra l’altro, frequentato il corso presso l’Istituto Alti Studi Difesa e il primo Corso ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze), oltre a quello della Scuola di Guerra di Civitavecchia.
L’auspicio è che non sia solamente la statistica a dimostrare la diminuzione dei fenomeni criminali sul territorio nazionale, ma che siano proprio alcune tipologie di reati sulla persona e sul patrimonio, sempre più efferati, imprevedibili ed organizzati, con metodologie sofisticate, ai danni di tutte le fasce di età, di ambo i sessi, specie nei confronti dei più deboli, nei luoghi più impensati – tra casa, scuola-lavoro e, soprattutto verso gli anziani, anche a domicilio.
Solamente con un fronte comune e di sempre maggiore stretta collaborazione e sinergie, tra Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Arma dei Carabinieri, si potranno prevenire e reprimere le numerose forme delinquenziali di cui la società sempre più multietnica è portatrice.
Bisogna evitare che alcuni territori, specie le periferie altamente urbanizzate, permangano troppo a lungo scoperti da presidi fissi delle forze dell’ordine, essenziali riferimenti di sicurezza per i cittadini, compresa la denuncia tempestiva di ogni fatto illecito. Sicuramente una stretta collaborazione basata su unità di intenti da parte di tutte le Istituzioni politiche e amministrative dei Comune o Municipi, enti compresi, impedirebbe il protrarsi dei disagi simili a quelli avvertiti dagli oltre 20 mila abitanti, a seguito dell’abbandono, dal 2018 – per causa di forza maggiore – del presidio fisso della Stazione dei Carabinieri di Settecamini del Comune di Roma.
Nell’estesissima area del limitrofo Polo Tecnologico sembra possa essere possibile farne nascere una nuova di zecca, che dia alla collettività quel supporto indispensabile alla sicurezza per una civile convivenza, ripristinando il legame di fiducia nelle Istituzioni.