Gli Stati Uniti hanno aperto una nuova ambasciata a Tonga. Lo ha annunciato il Dipartimento di Stato. L’apertura rientra nella strategia USA per intensificare la presenza diplomatica statunitense nella regione del Pacifico al fine di contrastare la Cina. “Gli Stati Uniti hanno aperto ufficialmente l’ambasciata americana a Nuku’alofa il 9 maggio 2023 – ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller – Questa apertura simboleggia il rinnovamento delle nostre relazioni e sottolinea la forza del nostro impegno nei confronti delle nostre relazioni bilaterali, del popolo di Tonga e dei nostri partenariati nella regione indo-pacifica”. Miller ha affermato che l’ambasciata consentirà a Washington di dispiegare ulteriore personale e risorse diplomatiche, inclusa la potenziale nomina di un ambasciatore residente a Tonga, con cui gli Stati Uniti hanno relazioni diplomatiche dal 1972. L’apertura dell’ambasciata arriva dopo l’annuncio della visita del Presidente Biden in Papua Nuova Guinea, la prima nella storia per un Capo di Stato USA. Una visita programmata nei giorni successivi al vertice dei leader del Gruppo dei Sette in Giappone e che sottolinea l’investimento dell’amministrazione nella regione del Pacifico per contrastare la Cina. In precedenza, il principale diplomatico statunitense per l’Asia orientale, Daniel Kritenbrink, aveva annunciato la riapertura, dopo un’assenza di trent’anni, dell’ambasciata USA nelle Isole Salomone. Washington sta continuando a impegnarsi con Vanuatu e Kiribati sull’apertura di nuove ambasciate anche in quei Paesi. Nonostante l’impegno statunitense, le Isole Salomone hanno annunciato, a marzo, di aver assegnato un contratto multimilionario a una compagnia statale cinese per l’ammodernamento di un porto internazionale a Honiara. Gli Stati Uniti e gli alleati regionali Australia e Nuova Zelanda temono che la Cina abbia l’ambizione di costruire una base navale nella regione dopo il patto di sicurezza che le Isole Salomone hanno stretto con Pechino lo scorso anno. Washington sta anche lavorato per rinnovare gli accordi con le Isole Marshall, Palau e gli Stati Federati di Micronesia in base ai quali mantiene la responsabilità della difesa delle isole e ottiene l’accesso esclusivo a vaste aree del Pacifico.