lunedì, 18 Novembre, 2024
Salute

L’Italia tra i Paesi Ue con il più alto numero di decessi per inquinamento ambientale

L’Italia, dopo Francia e Germania, è il Paese con il più alto numero di decessi in Europa attribuibili all’inquinamento ambientale (59.641 decessi prematuri). È quanto emerge dall’ultimo rapporto EIONET e EEA (2022) presentato durante Il Convegno Nazionale “Curare è prendersi cura” organizzato da AIL dal titolo “Impatto ambientale e rischio sanitario”, giunto quest’anno alla sua terza edizione, svoltosi a Roma presso il Centro Congressi Roma Eventi. Nel corso dell’incontro AIL ha esplorato le correlazioni esistenti tra le esposizioni agli inquinanti ambientali e le possibili conseguenze sulla salute dei cittadini.   I lavori del Convegno AIL si sono articolati in tre ampie sessioni, una mattutina e due pomeridiane, che hanno affrontato il tema della salute e dell’ambiente da differenti prospettive: la prima dedicata al rischio ambientale, la seconda agli effetti ambientali sulla salute e l’ultima parte dedicata al benessere e alla qualità della vita. “Da parte di AIL non poteva venir meno l’attenzione all’ambiente proprio a causa delle sue ripercussioni sulla salute. La crisi ambientale è il risultato anche di un importante aumento di fonti inquinanti sia nell’aria che negli altri ambienti”, ha dichiarato Pino Toro, Presidente Nazionale AIL.   “La disponibilità di dati scientifici e studi relativi alle relazioni tra inquinamento ambientale e salute a livello nazionale e internazionale dovrebbero condurre a urgenti azioni e normative politiche in materia di regolamentazione della tutela ambientale, sicurezza alimentare, tutela sanitaria e all’immissione di sostanze tossiche sull’ambiente e nel cibo. La normativa europea in materia ambientale è probabilmente la più avanzata al mondo e dovrebbe essere recepita dall’Italia più celermente ai fini di una maggior tutela del diritto alla salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e all’Ambiente. Sul piano della salute, infatti, non è sufficiente agire sull’aspetto della cura dei tumori, ma è necessario intervenire sui fattori di rischio, ovvero sulla prevenzione e sulla tutela della salute, quale strumento per costruire società e comunità che siano in salute”, ha aggiunto il Presidente AIL.

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