16 milioni di italiani a dieta dopo le festività primaverili. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Società Italiana di Medicina dell’Alimentazione (SIMA), per la quale, tra il periodo pasquale e i ponti che hanno contraddistinto questo periodo, l’overdose di cibi ipercalorici e grassi ha spinto molti italiani a prendere seriamente in considerazione la necessità di cambiare le proprie abitudini alimentari. Secondo le sue stime il 43% degli italiani ha deciso di seguire una dieta per dimagrire dopo le festività, mentre il 22% ha scelto di adottare uno stile di vita più sano e attivo per mantenere il proprio peso forma. Il restante 35% ha invece deciso di non apportare alcun cambiamento alla propria alimentazione.
Una notizia importante considerate le stime dell’Italian Barometer Obesity Report sulle persone che in Italia hanno un problema di peso, che in qualche modo si ripercuote sulla salute ma anche sulla spesa pubblica. In Italia le persone in eccesso di peso sono infatti, più di 25 milioni e circa 6 milioni di individui, pari al 12% della popolazione, sono a tutti gli effetti obesi, con una incidenza maggiore al Sud (14%) rispetto al 10,5% del Nord-Ovest e del Centro.
Le abitudini alimentari degli italiani rappresentano un bel giro di affari per i produttori di cibi dietetici e integratori. In base alle stime della Società Italiana di Medicina Ambientale in Italia il mercato del cibo dietetico vale 14 miliardi. Solo per gli integratori alimentari, la spesa nel nostro Paese ha raggiunto i 4 miliardi di euro. In tempo di diete si impenna la vendita dei farmaci per la perdita del peso che, a livello globale e secondo i numeri ufficiali, registrano un aumento del +25% solo nel primo trimestre del 2023. Ma attenzione a non farsi aiutare dagli specialisti.
La SIMA avverte che seguire una dieta non deve diventare un’ossessione e che è importante fare attenzione a non privarsi di nutrienti essenziali per l’organismo e ricorda quanto l’esercizio fisico è un fattore fondamentale per mantenersi in salute. “Oltre il 70% di coloro che inizieranno una dieta alimentare ricorrerà al ‘fai da te’ – avverte il Presidente Sima, Alessandro Miani –, modificando le proprie abitudini a tavola ricorrendo alle informazioni cercate sul web, senza rivolgersi ad un professionista del settore. Un rischio sul fronte della salute, considerato che una dieta sbilanciata può avere sul nostro organismo ripercussioni serie, che vanno dal semplice affaticamento e mal di testa ai disturbi del sonno, crampi o perdita di massa muscolare, fino a poter causare problemi renali (nel caso delle diete iper-proteiche sbilanciate) e malnutrizione. E non è certo un caso se, in base ai numeri ufficiali, solo in Europa 950 mila persone perdono ogni anno la vita a causa di diete alimentari sbagliate e malsane”.