Stiamo consumando più di quanto il nostro Pianeta sia in grado di rigenerare. E guardare oltre i confini per trovare nell’Universo altre risorse cui attingere sembrerebbe l’unica via di salvezza. Il progetto futuristico di una coltivazione di chicchi di caffè su Marte potrebbe forse diventare realtà. È l’idea lanciata dall’azienda Lavazza, che si è posta l’obiettivo di sviluppare sistemi di coltivazione sostenibile anche al di fuori della Terra. In collaborazione con l’istituto scientifico Sant’Anna di Pisa e l’azienda spaziale Argotec, Lavazza ha già avviato una serie di esperimenti in laboratorio per studiare la possibilità di far germogliare i semi di caffè in condizioni di microgravità e in atmosfere differenti da quella terrestre.
In occasione della Giornata Mondiale della Terra, l’azienda torinese ha promosso una campagna basata su un video che trasporta gli utenti su Marte, mostrando chicchi rossi coltivati in un ambiente marziano. Viene, poi, spiegato che in realtà è una possibilità ancora remota. Il video è stato concepito come segnale di allarme sulle conseguenze del riscaldamento globale, con l’auspicio che questo scenario extra-terrestre non diventi realtà in tempi brevi. “Con questa campagna digitale – ha sottolineato Carlo Colpo, Marketing Communication Director and Brand Home Director del Gruppo Lavazza -, abbiamo voluto giocare con il nostro pubblico, attraendolo su un territorio inaspettato, extraterrestre, al fine di promuovere messaggi di responsabilità sociale e condivisione di buone pratiche”.
Il progetto chiamato ¡Marte! For Another Planet: un caffè che cresce su Marte, però ha un fondamento di realtà. Si propone di valutare anche la possibilità di coltivare il caffè all’interno di habitat spaziali e si inserisce in un contesto più ampio di ricerca e sviluppo tecnologico nell’ambito della colonizzazione del pianeta rosso. L’obiettivo è utilizzare le conoscenze acquisite, per migliorare le pratiche di produzione e distribuzione del caffè, riducendo l’impatto ambientale della filiera. Una campagna green per ridurre del 50% le emissioni di CO2 entro il 2030 e ottenere il 100% del caffè da fonti sostenibili entro il 2025. La coltivazione di piante di caffè su Marte vorrebbe, quindi, rappresentare non solo un’impresa tecnologica di grande interesse, ma anche un passo avanti verso una produzione più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.