Koko Da Doll, uno dei protagonisti di un prossimo documentario sulle donne transgender, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco ad Atlanta. Aveva 35 anni. “Kokomo City”, è un film che mette in risalto le storie di quattro prostitute transgender di colore a New York City e in Georgia. La polizia di Atlanta e l’ufficio del medico legale della contea di Fulton non hanno rilasciato pubblicamente l’identità della vittima nella sparatoria. L’omicidio è il terzo episodio mortale di una donna transgender. “Sebbene questi incidenti individuali non siano correlati – ha affermato il dipartimento di Polizia di Atlanta – siamo molto consapevoli della violenza a livello epidemico che le donne transgender di colore affrontano in America”. La sparatoria di martedì era stata segnalata alle 22:42 da un indirizzo corrispondente ad un centro commerciale. La vittima è morta sul posto. Come gli altri due episodi di quest’anno alle donne transgender , il primo il 9 gennaio e il secondo l’11 aprile, entrambi in seguito ad una lite, il caso è ancora sotto inchiesta. La polizia ha dichiarato che finora non ci sono prove che le vittime siano state prese di mira a causa del loro genere. “I nostri investigatori non hanno trovato alcuna indicazione che la vittima sia stata presa di mira perché transgender o membro della comunità LGBTQ+ – ha affermato il dipartimento – e questi casi non sembrano essere atti di violenza casuali”. Koko Da Doll era conosciuta anche con il nome di Rasheeda Williams. “Tutte le persone transgender meritano di vivere in sicurezza e accettazione – ha affermato il gruppo di difesa LGBTQ+ – amate dalle loro famiglie, comunità e in grado di contribuire a un mondo in cui tutti siano più liberi”.