sabato, 29 Giugno, 2024
Ambiente

Fiume Po: 16% degli argini a rischio idraulico

Dalla nota dell’ Autorità Distrettuale del fiume Po, che monitora costantemente la situazione del grande fiume in costante emergenza a causa della scarsità di piogge, emerge che “L’attuale prolungata condizione di siccità diffusa nel distretto del fiume Po rappresenta oggi la situazione di maggiore urgenza nel comprensorio Padano, ma è fuori di dubbio che proprio gli stravolgimenti idro-meteo-climatici possono alternare a questi scenari anche possibili periodi in cui l’accumulo di risorsa idrica negli alvei del Grande fiume e dei suoi 141 affluenti, a causa di precipitazioni copiose ed improvvise, può mettere seriamente a repentaglio la sicurezza idraulica delle comunità rivierasche e dell’ambiente circostante”. Nel 2018, dopo aver avviato l’Autorità ha redatto un progetto, ora aggiornato, indicando tutte le aree a rischio idraulico mostrandone il livello potenziale di fragilità. Lo studio, che vede il 16% delle arginature a potenziale rischio, indica le principali zone su cui intervenire nei comprensori di Pavia, Piacenza, Mantova, Ferrara e Rovigo per un valore stimato di circa 550 milioni di euro.   “Proprio in questo periodo si sta animatamente dibattendo sulla reale possibilità di riuscire a spendere in investimenti utili e rispettando progettazioni già in essere con rigide tempistiche tutti i fondi europei messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e in quest’ottica il pacchetto di interventi necessari, messo sul tavolo degli investimenti e accantonato, in un primo momento, dai precedenti esecutivi, potrebbe tornare di grande utilità al sistema nella lotta al mutamento del clima, rendendo più performante la stessa capacità di adattamento delle singole aree”, si legge nella nota. “Il fabbisogno per gli interventi di adeguamento di sicurezza arginale nel distretto del Po, tra le altre cose, è già inserito a pieno titolo nel repertorio Rendis e di fatto viene considerato una priorità per l’intero territorio”.   “Rilanciamo in modo convinto l’utilità di questi lavori idraulici necessari per la sicurezza di tutti e proponiamo che, in caso di mancati investimenti o avanzi di risorse finanziarie del PNRR, possano essere impiegati su una priorità territoriale così alta come quella che avanziamo e sulla quale siamo pronti a collaborare da subito; comuni, enti locali, comunità rivierasche e portatori di interesse sarebbero sicuramente più tranquilli di fronte ad un’opera di manutenzione così strategica e su larga scala”, ha evidenziato il Segretario Generale dell’Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po Alessandro Bratti.

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