sabato, 16 Novembre, 2024
Esteri

Dalla Corte Suprema l’Ok ad un nuovo test del DNA per il condannato a morte Rodney Reed

La Corte Suprema USA ha stabilito, mercoledì, che il detenuto nel braccio della morte del Texas, Rodney Reed, condannato per l’omicidio di un giovane commesso di una drogheria nel 1996, potrà essere sottoposto ad un nuovo test del DNA. Reed fu condannato per lo stupro e l’omicidio della diciannovenne Stacey Stites, strangolata a morte nella contea di Bastrop, in Texas. Il tribunale con un voto di 6-3 ha annullato la sentenza di primo grado secondo cui Reed, che ha a lungo sostenuto la sua innocenza, aveva aspettato troppo per presentare la richiesta. Secondo il giudice Brett Kavanaugh, la corte ha rilevato che la finestra di due anni per presentare una richiesta di diritti civili presso il tribunale federale inizia solo dopo la conclusione del procedimento di quello statale. “Nel caso di Reed – ha dichiarato Kavanaugh – il presunto fallimento dello stato nel fornire a Reed un processo fondamentalmente equo è stato completato quando il contenzioso statale si è concluso e ha privato Reed del suo asserito interesse per la libertà nel test del DNA”. Il caso ha provocato un’insolita divisione in tribunale, con Kavanaugh affiancato dai tre giudici liberali e due conservatori, il giudice capo John Roberts e il giudice Amy Coney Barrett, nella maggioranza. Altri tre giudici conservatori, Clarence Thomas, Samuel Alito e Neil Gorsuch, dissentirono. Alito ha sostenuto che la conclusione della maggioranza era “chiaramente sbagliata” e si è chiesto se sarebbe ingiusto che gli imputati fossero tenuti a presentare le loro richieste prima. Parker Rider-Longmaid, uno degli avvocati di Reed, ha dichiarato che la sentenza è stata “un passo fondamentale verso l’obiettivo finale di ottenere il test del DNA”. Quel test includerebbe prove della scena del crimine che non sono state precedentemente analizzate, inclusa la cintura usata dall’assassino. Le affermazioni di innocenza di Reed sono state sostenute da celebrità , tra cui la star della televisione di realtà Kim Kardashian, il magnate dei media Oprah Winfrey e la cantante Rihanna, nonché un gruppo bipartisan di legislatori del Texas nelle settimane precedenti la sua prevista esecuzione nel novembre 2019.

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